MOVIDA, CONTROLLI SUI BODYGUARD DEI LOCALI NOTTURNI

Gli agenti della Polizia di Stato della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Salerno, hanno intensificato nel fine settimana i controlli amministrativi su alcuni locali di intrattenimento della zona orientale di Salerno, verificando in particolare il rispetto della normativa e delle ordinanze sindacali in materia di pubblici esercizi, nonché la regolarità delle posizioni lavorative del personale addetto. Nel dettaglio, dai controlli effettuati, presso un esercizio pubblico di bar è emerso che veniva impiegato con mansioni di addetto alla sicurezza un uomo al quale era stata recentemente revocata l’iscrizione nel registro prefettizio, previsto dall’art.3 comma 8 della Legge 15.07.2009 n.94, in seguito all’aggressione nei confronti di un cliente in un altro locale di intrattenimento di Salerno; in merito sia a carico dell’addetto che, del titolare del locale che lo impiegava veniva contestata la violazione dell’art. 3, commi 8 e 13 della Legge 94/2009.Inoltre, presso un pubblico esercizio di ristorazione e trattenimenti danzanti, gli agenti accertavano che l’attività stessa veniva esercitata senza le prescritte autorizzazioni di somministrazione e di trattenimento danzante, elevando a carico del titolare contestazioni per gli illeciti amministrativi ex art. 64 commi 1 e 9 del D. L.vo 59/2010 in relazione all’art. 10 della legge 287/1991 nonché quello ex art. 68 T.U.L.P.S. in relazione all’art. 666 del codice penale; nel medesimo esercizio veniva sorpreso a svolgere abusivamente le mansioni di addetto alla sicurezza un cittadino di nazionalità marocchina che non risultava essere iscritto nell’apposito registro, per cui gli agenti contestavano la violazione di ex art. 3 commi 8 e 13 della legge 94/2009.Gli operatori della Divisione Amministrativa, infine, presso un altro pubblico esercizio sempre nella zona orientale accertavano che erano stati impiegati tre addetti alla sicurezza senza che fosse stata data preventiva comunicazione all’autorità in violazione dell’art. 3 commi 11 e 13 della Legge 94/2009, elevando le relative sanzioni amministrative.

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro