Scampato pericolo. Soltanto 10 giorni di stop per Andrea Nalini. L’esterno offensivo della Salernitana si è sottoposto ad un esame clinico che ha scongiurato lesioni muscolari al flessore della coscia sinistra dopo lo stop patito al 23esimo del primo tempo nel match di sabato scorso con il Bari all’Arechi. Stando ad alcune indiscrezioni, infatti, sembrerebbe che la risonanza magnetica effettuata ieri sera al Check Up di Salerno dall’attaccante abbia evidenziato soltanto un leggero edema al muscolo interessato. Probabilmente da sovraccarico. Che tradotto in parole e prognosi significa una decina di giorni di stop. Nalini già da domani riprenderà ad allenarsi, sebbene attraverso un protocollo di lavoro differenziato. Probabilmente un po’ di corsa blanda e fisioterapia.
Numeri alla mano, dunque, Nalini sarà costretto a saltare la difficile trasferta in terra piemontese contro il Novara. Ma potrebbe essere già disponibile per l’importantissimo scontro salvezza con il Latina sabato l’altro all’Arechi. E’ chiaro che le sue condizioni andranno monitorate giorno dopo giorno. L’ex Vecomp era assente dai campi di gioco da un anno esatto; nell’ultimo mese Menichini prima lo ha rodato nelle trasferte di Cesena e Perugia e nella gara interna con il Lanciano e poi lo ha schierato dal primo minuto contro il Bari. Purtroppo la sfortuna continua a perseguitare la freccia veneta. Dopo un’occasionissima davanti a Micai, infatti, al 23esimo del primo tempo l’attaccante è stato costretto ad alzare bandiera bianca. Tutti con il fiato sospeso temendo si trattasse di una ricaduta della condropatia al ginocchio destro che lo aveva costretto ai box per un anno e che quasi gli stava facendo dire addio al calcio giocato. Per fortuna, si fa per dire, si è trattato soltanto di un pizzico al flessore della coscia sinistra. Un infortunio che lo ha subito costretto ad abbandonare il terreno di gioco in attesa degli esami strumentali. La risonanza magnetica escludendo lesioni muscolari ha di fatto concesso una chance di recupero in tempi relativamente brevi all’attaccante.
Dovesse recuperare presto, sarebbe un’arma in più, una freccia importantissima, nell’arco di Menichini.