La telenovela infinita, con l’augurio che ci sia finalmente il lieto fine. Con l’augurio di ritrovare finalmente la freccia del nord nell’arco granata. Andrea Nalini è tornato ad allenarsi da ieri con il gruppo. L’ex attaccante della Virtus Vecomp è fermo ai box da un anno esatto. La sua ultima gara risale al 17 marzo dello scorso anno con il Matera quando Diop gelò l’Arechi, regalando tre punti alla formazione di Auteri. La condropatia al ginocchio lo ha costretto ad un autentico calvario tra ospedali, cliniche, riabilitazione, esami, e lo spettro dell’addio al calcio sempre dietro l’angolo. Prima le bugie di Torrente su un suo inserimento in lista addirittura nel match d’andata in quel di Lanciano, poi le inesattezze della società, miste a tanti bollettini medici che non hanno mai rispettato le prognosi. Infine i dubbi su un suo ritorno al calcio giocato. In mezzo Nalini si è curato in un centro specialistico a Bologna, si è tenuto in forma nella sua Verona e da ieri è tornato a lavorare con i compagni a Salerno. Con qualche tifoso, subito dopo la seduta di allenamento, si è mostrato anche abbastanza fiducioso. “Il ginocchio risponde alla grande”, avrebbe detto l’attaccante esploso nella passata stagione proprio con Menichini a suo di assist, gol e sgroppate sulla fascia. Già, Menico. Il trainer granata sarebbe il primo ad esultare per un suo recupero in vista del delicatissimo rush finale che attende la Salernitana. Menichini ha sempre dimostrato di fare grande affidamento sul giocatore di origini venete. Anche quando è tornato sulla panchina della Salernitana, l’allenatore di Ponsacco si è subito informato delle condizioni di Nalo. Il giocatore, se in forma, sarebbe un rinforzo importantissimo nello scacchiere granata. Qualsiasi sia il modulo che intenda adottare il trainer granata. Sia come esterno puro, sia eventualmente come mezzala, o come ala del 4-4-2, Nalini sarebbe la classica freccia in più nell’arco di Menichini e della Salernitana. Il giocatore ieri ha parlato con il tecnico. Spifferi di spogliatoio sussurrano che il trainer granata sarebbe quasi intenzionato a regalargli la convocazione per la trasferta di Cesena. Ma solo per fargli riassaporare lo spirito del gruppo, sia ben chiaro. Un po’ come successe con Torrente prima della trasferta di Lanciano, insomma. Allora però la telenovela era soltanto alle puntate iniziali. Oggi Menichini vorrebbe mettere la parola fine e poter sfruttare le doti del ragazzo nelle ultime importantissime partite della stagione. Nel mirino c’è la gara interna con il Bari del 26 marzo prossimo. Ad un anno esatto, giorno più giorno, meno dalla sua ultima apparizione con la maglia granata. Magari con un risultato diverso nello specifico, ma con lo stesso traguardo finale. Ieri la conquista della serie B, oggi la permanenza in cadetteria.
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