Non ci stiamo. Il Commissario Straordinario del CSTP, l’azienda salernitana di trasporti, annuncia in pompa magna che l’azienda ora è sana, non vi sono esuberi e che è fuori dalla crisi economica.
Nel mentre facciamo i complimenti al prof. Raimondo Pasquino per il lavoro svolto, non comprendiamo allora le ragioni della vendita. Lo scrive in una nota Antonio Roscia, Presidente Club Forza Silvio Salerno.
La ventilata ipotesi dell’acquisto da parte di una azienda trasporti di Avellino lascia perplessi.
In primis non comprendiamo la ratio della vendita se un’azienda anche pubblica, è sana e competitiva , laddove anche il liberismo di Silvio Berlusconi tutela chi merita, a prescindere se pubblico o privato.
In data 23.01.2015 è stata presentata la modifica del programma consistente nel cambio di indirizzo della procedura di amministrazione straordinaria inizialmente prospettato secondo la modalità della “ristrutturazione economica e finanziaria dell’impresa”, ai sensi del D. Lgs. 270/1999 (il cosiddetto Decreto Prodi ) con l’altro possibile indirizzo della “cessione dei complessi aziendali”. E se l’indebitamento non consentiva facilmente la ristrutturazione, occorre segnalare che anche la cessione del ramo d’azienda deve essere vagliata con grande prudenza ed attenzione e non esclude , a priori, la gestione in mano pubblica.
In secundiis, dal punto di vista politico, lascia alquanto perplessi la notizia che sia proprio un’azienda di Avellino, perimetro politico di Ciriaco De Mita, ad essere così interessata ad acquisire il CSTP.
Vero è che ogni atto societario è sottoposto al controllo del Tribunale di Salerno e del Comitato di Sorveglianza nominato dal Ministero dello Sviluppo Economico ma il livello politico non può fungere da mero spettatore davanti ad eventi epocali come questi.
Occorre vigilare affinché l’azienda resti in mano a chi ha interesse a favorire la crescita economica e sociale di Salerno e del salernitano, a garantire i posti di lavoro ed, anzi, a supportare una espansione dei trasporti pubblici, oggi che la mobilità urbana collettiva appare sempre più necessaria e impellente.
Chiediamo alla classe politica salernitana di intervenire, unita e compatta, per difendere il CSTP, una priorità sociale di Salerno e della sua provincia, una infrastruttura decisiva per lo sviluppo del nostro territorio.