Sono storie drammatiche particolari quelle che accompagnano i racconti dei migranti, delle donne in fuga soccorse dalle navi umanitarie. La maggior parte in fuga dalla Libia, dove ha subito violenze, e torture, situazioni allucinanti, violenze fisiche e sessuali,, Anche per questo sbarco giunto stamani nel porto di Salerno con a bordo della Geo Barents ci sono tre donne, ed una minore non accompagnata verso le quali c’è una particolare attenzione dell’Arci, ente che aderisce al Progetto Antitratta Campania.
A raccontarlo ai nostri microfoni è Barbara Candela, presidente Arci Salerno che i partecipa agli sbarchi da oltre 10 anni occupandosi della mediazione culturale con un’attenzione ai migranti dal momento in cui toccano terra fino alle fasi del fotosegnalamento e dello smistamento successivo. Un’attenzione particolare per le donne ed i bambini per un integrazione sociale e nel seguire le donne che sono state vittime di violenze. Spesso sono donne che hanno subito violenze dalla Libia , costrette a subire e fare scelte pesanti pur di arrivare in un posto sicuro. Non sempre raccontano quello che hanno dovuto subire perché spesso viaggiano con i loro sfruttatori.