Realizzare un’oasi naturalistica presso la sorgente di Santa Marina di Lavorate, posta a confine tra i comuni di Nocera Inferiore e Sarno. Inizia a prendere forma il progetto di riqualificazione dell’area di oltre 100.000 metri quadri, grazie al completamento della prima fase dei lavori che consentiranno di restituire ai cittadini la fruibilità di un luogo caratterizzato da bellezza e pregio naturalistico. Un’attività che ha visto l’azione sinergica di Regione Campania, GORI, Consorzio di Bonifica Integrale Comprensorio Sarno, amministrazioni comunali di Sarno e Nocera Inferiore, ed Ente Parco Regionale del fiume Sarno, che ha consentito già il pieno recupero ambientale dell’area sorgentizia, oggetto di un sopralluogo svoltosi nelle scorse ore per condividere i primi risultati. Durante l’incontro, inoltre, è stato illustrato il programma della seconda fase degli interventi già avviati, volti al recupero completo del sito in cui si trova l’ex Cava di Lavorate in via Fiano, con la delimitazione dell’area regionale dell’oasi naturalistica, la realizzazione di una nuova recinzione e di un sistema di videosorveglianza a tutela delle grandi risorse naturali presenti.
“La potenzialità di questo luogo emerge fortemente, nonostante lo stato di abbandono in cui versa, ed è un dovere per tutte le istituzioni coinvolte, compresa GORI, ricostruirne, a vantaggio della collettività, i valori ambientali, storici e culturali – dichiara il Presidente di GORI, Michele Di Natale – Puntiamo a realizzare un’area a parco che sarà in futuro usufruibile da tutti, in una logica ambientale sana e produttiva, orientata verso quei traguardi sociali e culturali nuovi che la sfida della sostenibilità impone”.
Un impegno che GORI intende portare avanti parallelamente ad una serie di azioni volte al risanamento del bacino idrografico del fiume Sarno, che oltre all’impegno tecnico-operativo sancito nell’ambito del Protocollo d’Intesa sottoscritto da Regione Campania, EIC e GORI e finalizzato al “Completamento degli interventi fognario-depurativi del bacino idrografico del fiume Sarno”, passa anche attraverso le diverse iniziative di sostenibilità ambientale messe in campo, come il progetto Un Click per il Sarno e il tavolo di confronto permanente con le amministrazioni comunali ricadenti nel territorio sarnese chiamato Energie per il Sarno.
“Oggi diamo valore alle opere realizzate dalla Cassa del Mezzogiorno negli anni ‘60 e ‘70, e grazie alla sinergia con i Sindaci e GORI, stiamo riacquistando questa grande fortuna che la natura ci ha dato” commenta Ciro Pesacane, Dirigente del Ciclo Integrato delle Acque in Regione Campania.
“Questi interventi rappresentano una pratica di buona amministrazione – sottolinea il Sindaco di Sarno, Giuseppe Canfora – Grazie alla collaborazione tra enti comunali e sovracomunali, abbiamo riguadagnato un angolo di territorio oramai dimenticato”.
Un’area attualmente utilizzata per la captazione delle acque che alimentano oltre 70 comuni del distretto Sarnese-vesuviano, ma che presto vedrà nascere un parco in cui i cittadini potranno godere della bellezza della natura.
“La cosa che mi piace sottolineare è che questo percorso di intesa e collaborazione tra le amministrazioni permette di valorizzare un’opera importantissima dal punto di vista ambientale e acquedottistico, consentendo di ricostruire un legame con i territori e di dimostrare quanto possa essere valida la sinergia tra enti” conclude l’Assessore all’Ambiente del Comune di Nocera Inferiore, Nicoletta Fasanino.