Svolta a sorpresa nelle indagini per l’efferato duplice omicidio dello scorso 5 maggio a Fratte, fatto di sangue in cui persero la vita Antonio Procida ed Angelo Rinaldi e inizialmente collegato alla cosiddetta guerra degli attacchini ma che invece, con il trascorrere dei giorni e lo sviluppo delle indagini, assume sempre più i crismi di un’autentica faida per il controllo del territorio. Ebbene, secondo la ricostruzione effettuata dai giudici del Tribunale del Riesame di Salerno, è stato Roberto Esposito ad esplodere materialmente i colpi di pistola che hanno ucciso Antonio Procida ed Angelo Rinaldi, protagonisti, nella mattinata di un violento alterco verbale con il boss Matteo Vaccaro, inizialmente sospettato di essere stato lui l’autore materiale del duplice omicidio. L’esito a sorpresa della ricostruzione effettuata dai giudici salernitani è stata possibile dopo l’attenta visione dei filmati delle telecamere della zona, riprese effettuate non solo da telecamere private ma anche quella del ministero dell’Interno. Secondo il tribunale, fatti salvi ulteriori approfondimenti, quelle riprese darebbero conto anche dei ruoli delittuosi: Matteo Vaccaro è il mandante ma anche presente sul luogo del delitto, forse per recuperare la pistola che Esposito poco prima aveva prelevato dalla Ford Ka condotta da Guido Vaccaro.
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