OMICIDIO MARTINO, GIUSEPPE BUONO SI AVVALE DELLA FACOLTA’ DI NON RISPONDERE –

Sì è avvalso della facoltà di non rispondere Giuseppe Buono, 41 anni di Baronissi, l’ex badante reo confesso di aver commesso in un raptus di follia, probabilmente sollecitato anche dalla cocaina che aveva assunto, l’omicidio di Maria Grazia Martino, 91 enne e la sorella Adele, 87. Il delitto, consumato attraverso un bastone in ferro gettato via nell’area di via Vinciprova, è avvenuto sabato mattina in via San Leonardo 164 a Salerno. Pentito per il gesto compiuto, consigliato dal suo avvocato Assunta Mutalipassi, l’uomo ha preferito prendere tempo e superare la fase di shock legata al tremendo gesto di cui si è macchiato, mentre le indagini proseguono per capire anche se sia stato o meno aiutato da un complice. Buono, che fino a questo momento nega di aver avuto un aiuto nel piano criminale, legato ad una compagna con una figlia, era in difficoltà economiche ed ha ammesso di essere entrato in casa per prendere i soldi, senza sapere del tesoretto di 380.000 € nascosto nell’armadio. Le indagini proseguono, la casa resta sotto sequestro e in attesa dell’autopsia sul corpo di Maria Grazia, verrà fissata a breve un’altra data per ascoltare Buono che, nel frattempo è stato posto in isolamento nel carcere di Fuorni.

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro