Dieci anni fa, in questa data moriva Angelo Vassallo, sindaco di Pollica.
Nove colpi di pistola calibro 9, sparati a bruciapelo, uccisero la sera del 5 settembre il “sindaco pescatore” mentre rincasava con la sua auto.
Un delitto senza colpevoli, ancora oggi.
Per l’ omicidio , la magistratura ha indagato dapprima uno spacciatore italo-brasiliano, Bruno Humberto Damiani, poi scagionato, e successivamente Lazzaro Cioffi, un carabiniere della caserma di Castello di Cisterna (Napoli), oggi in carcere con l’accusa di collusione con il boss di Caivano Pasquale Fucito. Attualmente l’ ex carabiniere è l ‘unico indagato per la morte di Angelo Vassallo.
Da anni c’è chi parla apertamente di un “sistema” mafioso, con ramificazioni nelle istituzioni, che insabbia, devia, copre, affinché non si giunga mai alla verità. Tra essi il fratello del sindaco, Dario, da anni in prima linea perché il ricordo di quella morte non si cancelli e si giunga alla verità.