I pentiti dell’inchiesta sull’omicidio di Angelo Vassallo, sindaco di Pollica, sono attendibili.
A questa conclusione è giunto il tribunale del Riesame di Salerno depositando venerdì le motivazioni delle ordinanze con cui ha confermato gli arresti in carcere per il colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo, per l’ex brigadiere Lazzaro Cioffi e per l’imprenditore Giuseppe Cipriano.
Conclusioni alle quali si richiama la Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore con una lettera appello rivolta al Pd, partito cui aderiva il sindaco.
“Dalle recenti indagini – sottolinea il presidente della Fondazione Dario Vassallo, fratello di Angelo – emerge un quadro inquietante. È ormai chiaro che la vicenda ha contorni ben più complessi, e il rischio di reiterazione del reato — sia esso legato al traffico di droga o a delitti ancora più gravi come l’omicidio — rappresenta un monito che non può essere ignorato”.
“Dal 2011 – ricorda Vassallo – la Fondazione chiede con insistenza un’indagine politica per far luce su responsabilità e connivenze di natura istituzionale”.
“Il tempo stringe – prosegue il presidente della Fondazione – e la responsabilità politica del Partito Democratico è ormai inevitabile. La storia e i legami che emergono rischiano di travolgere il Pd in una vicenda che potrebbe lasciare ferite profonde nella sua credibilità e nella fiducia dei cittadini.
Ricordiamo che è necessario fare piena luce su tutti gli intrecci che hanno portato alla morte di Angelo Vassallo. È inaccettabile che personaggi coinvolti in vicende così oscure abbiano ricoperto e continuino a ricoprire ruoli di responsabilità politica e amministrativa. Il Pd – conclude il fratello del ‘sindaco pescatore’ – deve dimostrare di essere dalla parte della legalità e della giustizia, prendendo una posizione netta e assumendo provvedimenti chiari rispetto a questa vicenda. Il Partito Democratico ha ora l’occasione di dimostrare coraggio politico e di allinearsi ai valori di trasparenza e giustizia per cui Angelo Vassallo ha dato la vita”.