Tutto pronto a Napoli dove domani, con evidente ritardo rispetto alle altre Regioni dove si è andati al voto, si terrà la prima seduta del Consiglio regionale. Incassata la sospensione dalla Severino, Vincenzo De Luca – in formissima, tirato a lucido e più battagliero che mai – è pronto ad imprimere il suo marchio sul Governo della Regione campania. Avendo tenuto per sé alcune deleghe, anche molto pesanti, è logico che rispetto ad alcune tematiche, anche di strettissima attualità come ad esempio l’ambiente con tutto ciò che riguarda la terra dei fuochi e lo smaltimento delle ecoballe, il neo governatore è pronto a metterci la faccia e, soprattutto, la firma…. Sotto quest’aspetto si annuncia già una linea molto aggressiva, d’altronde De Luca non ha molte alternative a disposizione se davvero vuole velocizzare i tempi. Sul punto è stato fin troppo chiaro parlando di Bagnoli e della Città della Scienza con una sfrontatezza che può intimorire solo chi lo conosce poco. “Si deve sconfiggere la sottocultura della mummificazione e dello pseudo ambientalismo, che impoverisce intere generazioni. Città della Scienza è la prima sfida simbolica di ripartenza della Regione Campania, sulla conferenza dei servizi bruceremo i tempi, io firmo tutto; un avviso di garanzia in più non mi cambia nulla. Sperando di non giocare troppo con la Severino perché ci facciamo male”. Il problema non sta tanto nella capacità di firma di De Luca o nel coraggio nell’affrontare situazioni anche a limite, quanto – soprattutto – nella capacità di coinvolgimento che il nuovo Governatore avrà nei confronti dei dirigenti della Regione, da sempre abituati a ritmi decisamente meno frenetici. Ed è questa, sostanzialmente, la grande differenza con il suo mandato salernitano. Lì a Palazzo di Città, De Luca è riuscito a trascinare con sé, talvolta anche nelle aule di Tribunale, tecnici e dirigenti fedelissimi, che hanno sposato fino in fondo la sua linea di Governo. Riuscirà a fare altrettanto anche a Palazzo Santa Lucia?
PALAZZO SANTA LUCIA COME PALAZZO GUERRA?
Autore dell'articolo: Marcello Festa
