Nel giorno in cui il Governo lancia il cashback ed il supercashback, il rimborso sugli scontrini fiscali, la Cna di Salerno promuove Cna Tua, un’ulteriore iniziativa per incentivare gli acquisti nei negozi e nelle botteghe di vicinato, necessarie, non solo per le funzioni puramente economiche che il commercio e l’Artigianato svolgono ma anche per le importanti funzioni sociali.
La Cna ritiene necessario un riequilibrio tra grandi colossi del commercio on line, grande distribuzione e imprese del commercio di vicinato operanti nelle città e nei centri storici dove la presenza di botteghe e negozi significa vita, presenze, ricchezza, tradizioni, cultura.
“Se acquisti da noi la lotteria la vinciamo tutti”. Con questo messaggio parte oggi nei
nei negozi Cna TUA, una vetrina virtuale sui social che dà voce alle imprese associate alla Cna. Dei piccoli video nei quali i singoli artigiani promuovono il valore delle loro attività e delle loro creazioni e al tempo stesso lanciano un invito ad acquistare nei negozi della propria città con l’obiettivo di stimolare, con le immagini e con le parole, uno shopping di vicinato. Non un ritorno economico in termini concreti, come promesso dal cashback nazionale, ma un ristoro per la cultura e la possibilità di tramandare esperienze e tradizioni. Una specie di tam tam, di bottega in bottega, che, entrando nel cuore dell’artigianato salernitano, cercherà di supportare, in vista dello shopping natalizio, gli acquisti tra gli artigiani della Cna.
“Abbiamo ricevuto tante sollecitazioni da parte dei nostri associati che si sentono schiacciati dai grandi colossi di commercio elettronico. Il lockdown ha favorito gli acquisti online motivo per cui anche per incidere nella nostra economia dobbiamo acquistare locale – ha dichiarato Lucio Ronca, presidente provinciale della Cna di Salerno- Preferire gli esercizi commerciali della propria città che con pazienza, tenacia e sacrificio hanno atteso la ripresa della vendite è l’occasione per sostenere l’economia locale e, nel caso dell’artigianato, un modo per garantire la sopravvivenza delle tradizioni e di mestieri che si insegnano a scuola ma si apprendono in bottega”.