Una volta era la vecchia signora della terza serie. Oggi potrebbe esserlo del campionato cadetto. Ma non certo per i facili chiacchiericci che si potrebbero generare sui campi avversari dopo l’ennesima estate rovente fatta di sentenze e carte bollate, bensì per la linea difensiva che la Salernitana intende seguire e la strategia per evitare i play out. I legali del club granata, coadiuvato anche dal comune di Salerno, puntano su un precedente relativo al caso Juventus del 2006. Dopo “Calciopoli”, infatti, il club bianconero fu retrocesso in Serie B, ma non come ultimo in classifica, salvando così il Messina che finì quartultimo in graduatoria invece che terz’ultimo, come invece aveva detto il campo. La Juventus fu considerata come la terza retrocessa in cadetteria. Mercoledì prossimo sarà il giorno del giudizio. La Corte d’Appello Federale si esprimerà sul caso Palermo e sull’eventuale retrocessione (da confermare o meno) dei rosanero. Dal destino dei siciliani dipende anche la sorte dei granata e non solo. Se il Palermo dovesse cavarsela con una penalizzazione o se la classifica scalasse; i play out si dovrebbero giocare come ha già sentenziato il Tar del Lazio giovedì scorso. Il club granata mercoledì sarà rappresentato dall’avvocato Gentile per invocare la conferma della condanna nei confronti dei siciliani per poi battagliare nuovamente l’11 giugno quando ad esprimersi sarà il Tribunale amministrativo in merito al reclamo esposto dal Foggia. In quell’occasione il club di Lotito e Mezzaroma punterà sul caso Juventus per tentare di chiudere con un lieto fine una stagione tormentata.
Il campionato scellerato dei granata passa anche per i tanti, troppi, infortuni che si sono susseguiti negli ultimi sei mesi. Anche questa volta il continuo via vai dall’infermeria ha rappresentato la (spiacevole) costante della stagione. Peggio di così, forse, non poteva andare a Leonardo Menichini. Mantovani sembra essere finalmente pronto al rientro così pure Milan Djuric che dopo aver giocato da titolare sette delle ultime otto partite di serie B si è dovuto fermare a causa della tallonite. Sta provando, invece, a superare la distorsione alla caviglia Joseph Minala che prima della trasferta di Pescara è stato costretto ad alzare bandiera bianca. Esattamente come ha fatto Raffaele Schiavi, costretto a saltare una giornata nel girone di andata e sette in quello di ritorno, senza dimenticare il problema al flessore accusato nelle ore precedenti alla sfida dell’Adriatico che l’ha costretto in quella circostanza alla panchina e oggi a un costante lavoro differenziato.
Raffaele Pucino che da qualche tempo sta convivendo con un dolore al tendine della gamba destra, ai flessori della gamba sinistra, provando a gestirsi. Problemi anche per Djavan Anderson che proverà comunque ad unirsi finalmente al resto del gruppo che ha visto un po’ a sorpresa nel week-end scorso di nuovo in campo pure Davide Di Gennaro. Ma questa è un’altra storia. Alessandro Bernardini e Romano Perticone hanno chiuso con netto anticipo il sipario sulla stagione. Come il centrale di Domodossola, non è riuscito neppure ad aprirlo Francesco Orlando che nei giorni scorsi, tra l’altro, si è dovuto fermare a scopo precauzionale. Tanto basta per dedurre che non dovrebbe esserci più posto disponibile all’interno di un’infermeria che nel corso del campionato ha accolto tutti. O quasi. Micai, Casasola, Lopez, Mazzarani e Jallow sono stati gli unici a non saltare mai una gara per infortunio. Per loro gli scongiuri sono d’obbligo.