Bisognerà attendere forse anche il terzo grado di giudizio per conoscere quello che sarà il giudizio degli uomini, della magistratura, sulla vicenda Piazza della Libertà. Comincerà a breve, per tutte e 26 persone rinviate a giudizio, un calvario giudiziario che non sarà né breve, né agevole. Nelle more del processo, delle udienze, delle accuse e delle repliche, Piazza della Libertà sarà venuta alla luce e sulla sua utilità, sulla necessità della mega opera voluta a tutti i costi da Vincenzo De Luca sarà, intanto, già arrivato anche il giudizio della storia. Per il momento Piazza della Libertà è un groviglio di carte e cemento, un’entità non ben definita piazzata nel cuore della parte più bella di Salerno, un’idea straordinaria ma ancora lontana dall’essere realtà. Un’idea visionaria; l’idea di realizzare una piazza di straordinarie dimensioni, attrezzata con un mega parcheggio interrato, in luogo di un ammasso di masserizie, capannoni fatiscenti e spiazzali abbastanza confusi. Singolare che la decisione del giudice per l’udienza preliminare di rinviare a giudizio Vincenzo De Luca, buona parte della giunta che lo sostenne in quel progetto, tecnici comunali e imprenditori, sia arrivata in coincidenza con l’ultimatum dato dall’amministrazione comunale alla Comes di Potenza, l’impresa che si è aggiudicata il bando per il completamento dell’opera rimasta a metà del guado dopo tutte le peripezie che l’hanno contraddistinta, dal fallimento dell’impresa che originariamente doveva realizzarla, il cedimento della stessa… un calvario più che un iter. A metà della prossima settimana, completate le valutazioni economiche, l’impresa di Potenza dovrà cominciare i lavori oppure defilarsi; sarebbe l’ennesimo, inatteso e sgradito colpo di scena. Dovesse, come è auspicabile, metter mano al cantiere avrà poi 18 mesi di tempo per consegnare la piazza, con annessi parcheggi, alla comunità e da quel momento in poi, la vicenda oltre che in tribunale sarà oggetto di discussione anche tra i “salernitani non togati” che potranno finalmente frequentarla. Quel giudizio arriverà sicuramente prima della sentenza definitiva e sarà utile per la storia. Nelle more il Governatore De Luca si prepara ad affrontare l’ennesimo processo. Dopo le assoluzioni nell’inchiesta sul termovalorizzatore e sul Sea Park e in attesa di conoscere con chiarezza la sua posizione all’interno dell’inchiesta sul Crescent, l’ex sindaco si dice pronto a difendere davanti ai giudici la bontà e la trasparenza di quel procedimento amministrativo oggi sotto la lente d’ingrandimento della magistratura.
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