E’ una data certa solo sul calendario quella di martedì 24 novembre. La riapertura della scuola resta una chimera. Una storia senza fine, non quella dei programmi scolastici. De Luca, lo scorso 5 novembre, ha disposto la chiusura di tutte le scuole (primarie secondarie e dell’infanzia) fino alla 14 novembre, i genitori hanno fatto ricorso al tar per chiedere la riapertura, con tanto di proteste in piazza. L’organo amministrativo regionale da ragione alla scelta del governatore che successivamente con la zona rossa in Campania con un’apposita ordinanza il presidente De Luca attiva un percorso con un monitoraggio del Covid immaginando la ripartenza per la scuola dell’infanzia e la prima elementare. Scuole aperte, nuovo ricorso al Tar dei genitori nuovamente respinto ma, intanto, i sindaci di molti comuni hanno scelto autonomamente di lasciare la didattica a distanza, posticipando ancora una data per la riapertura, con sindaci che si spinti finanche a gennaio del 2021.
La strada sembra oggi ormai nuovamente tracciata con la parole del governatore De Luca ieri ha fatto intendere che non ci sarà nessuna riapertura degli asili in Campania il 24 novembre in assenza di condizioni certe dal punto di vista sanitario. E’ questo lo scenario verso il quale va la Campania come ha dichiarato Vincenzo De Luca.
“Abbiamo approvato una ordinanza – ha ricordato nel suo intervento social – che prevede la possibile riapertura degli asili e delle prime elementari. Ma abbiamo subordinato questa eventuale apertura ad un accertamento epidemiologico. In questo momento abbiamo una ondata di richieste per non aprire con genitori sinceramente preoccupati. Allora, la riapertura per il 24 era una previsione ma noi non apriremo nulla se non avremo la sicurezza dal punto di vista epidemiologico. Abbiamo scelto una linea di rigore e la manterremo. non apriremo nulla se non ci saranno condizioni di assoluta tranquillità ha detto De Luca.