PORTA OVEST, CANTIERE IN STATO DI AGITAZIONE –

A quasi due mesi dalla ripresa dei lavori, non si intravede ancora un futuro sereno e certo per il cantiere di Porta Ovest. L’opera, finanziata per 150 milioni di euro dall’Unione europea, e destinata a collegare con un sistema di gallerie il porto commerciale allo svincolo autostradale della Napoli-Salerno e della Salerno-Reggio Calabria , era ripartita a fine gennaio dopo un lungo e forzato stop legato a due diverse vicende giudiziarie. Un ‘inchiesta per fare luce su un crollo interno agli scavi realizzati e una bufera giudiziaria sulla Tecnis , l’azienda che ha vinto la gara d’appalto. La ripresa dei lavori con i carotaggi per ricominciare gli scavi, non porta serenità completa tra i lavoratori impegnati nel cantiere che stamani hanno proclamato lo stato di agitazione con i rappresentanti sindacali fissando alcuni punti :  garanzia della tutela occupazionale e recupero di crediti vantati nei conflitti delle stazioni appaltanti. E’ quanto messo nero su bianco in una nota congiunta di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, che a nome dei dipendenti lamentano i continui ritardi nei pagamenti maturati e sui pregressi . Le federazioni nazionali incontreranno il commissario uscente della Tecnis. L’azienda dovrà dotarsi velocemente di un piano industriale per gestire le commesse, compresa quella di salerno. nel frattempo in ambito provinciale, è stato chiesto un incontro anche con Pietro Spirito,  il neo presidente dell’ Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno Centrale, nel quale è confluita l’autorità di Salerno l’ente aveva bandito la gara di appalto per i lavori.

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro