No al cibo spazzatura per i nostri bambini, “Stop al falso cibo italiano” e “Basta import sleale”, sono alcuni degli slogan esposti dalle imbarcazioni con a bordo gli agricoltori della Coldiretti che questa mattina hanno avvicinato la nave giunta nel porto di Salerno carica di concentrato di pomodoro dalla Cina. La nave rimasta in rada per ore con 40 container di concentrato di pomodoro cinese è finita nel mirino di un blitz che in contemporanea ha interessato i porti commerciali di Salerno e Bari di una manifestazione di protesta della Coldiretti per difendere il Made in Italy dall’invasione di prodotti stranieri.
L’occasione per rilanciare ancora una volta la richiesta della revisione del criterio dell’ultima trasformazione del Codi ce doganale sull’origine dei cibi, quello che oggi permette il furto d’identità dei nostri prodotti made in Italy e fa vendere come italiano dopo la trasformazione.
Un carico che non appena attraccherà sarà oggetto di controlli mirati ed approfonditi della dogana, della guardia di Finanza e del reparto dell’arma dei Carabinieri per la Tutela Agroalimentare.
Un’accurata attività di monitoraggio ed analisi della documentazione e del carico che è partito lo scorso 29 aprile su un treno dalla China per essere trasferito su nave e arrivare nel porto di Salerno dopo un viaggio di diecimila chilometri tra binari e mare . Il 90% del concentrato di pomodoro cinese destinato all’esportazione viene dai campi della regione dello Xinjiang, dove verrebbe coltivato con lo sfruttamento del lavoro delle minoranze.