Studiare le condizioni socio economiche delle famiglie dopo l’emergenza Covid, ma anche proporre degli interventi per mitigare i disagi emersi. E’ l’obiettivo dell’indagine pilota su 122 famiglie nei quartieri di
Sant’Eustachio ed Europa, situati nella parte orientale della città di Salerno. L’emergenza Covid ha raddoppiato il numero delle famiglie povere : è il dato che emerge dalla ricerca condotta nei mesi di aprile e maggio da un team composto dalla Parrocchia di Sant’Eustachio e dalla squadra di rugby popolare Zona Orientale, a cui ha contribuito anche la Parrocchia Gesù Redentore, e con il supporto metodologico dell’Osservatorio Politiche Sociali dell’Università di Salerno . Nelle conclusione del lavoro si legge che, in un contesto sociale e culturale svantaggiato rompere “la trappola della povertà” vuol dire anche curare gli aspetti dell’età evolutiva dei bambini, in modo da non incentivare nel futuro l’abbandono scolastico. Il lavoro ha un ruolo primario per gli intervistati. Il reddito riesce solo in parte a sopperire alla sua mancanza. Molte famiglie vivono con gli aiuti statali senza una prospettiva lavorativa. La salute non ricopre un ruolo primario per la maggioranza degli intervistati. Emerge, inoltre, una scarsa attitudine al cooperare con gli altri per migliorare le condizioni del quartiere;Il quartiere di Sant’Eustachio è quello che ha visto aumentare più velocemente la quantità di persone a cui mancano anche i beni di prima necessità.