PRESIDENTE DE LUCA AGLI STUDENTI: “PIAZZA DELLA LIBERTÀ È LA MIA RAGIONE DI VITA”” –

No agli integralismi, no alle violenze, libertà per tutti, ma entro certi limiti. È uno degli aspetti sui quali ha concentrato il discorso agli studenti del liceo classico scientifico “Francesco De Sanctis” di Salerno nell’incontro dedicato ad esaltare il valore della Costituzione italiana, il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca. Tanti i temi di attualità sui quali il governatore è stato sollecitato ad intervenire con le domande del giornalista Edoardo Scotti che, con l’associazione Paolo Masullo, aveva promosso il dibattito con il presidente della regione Campania che, prima di salutare gli studenti, ha strappato un applauso citando Piazza della Libertà . “È la ragione della mia vita- ha ricordato De Luca- abbiate rispetto e aiutateci a proteggere tutte le nuove opere che vengono realizzate”. De Luca si è intrattenuto a lungo con gli studenti evitando, invece, la stampa e soprattutto, ancora una volta, il tentativo di strappargli una dichiarazione dei giornalisti di Piazza Pulita sette che gli chiedevano, nel giorno in cui parlava di rispetto dei diritti costituzionali, se riteneva di dover chiedere scusa o di aver mancato di rispetto durante l’iniziativa che si è svolta a Roma. Il riferimento è al fuori onda con cui De Luca ha offeso la presidente del Consiglio ma anche allo scontro verbale con le forze dell’ordine.  Ma il  presidente De Luca ha preferito non rispondere mentre ha ricordato ai ragazzi che libertà di religione non significa trovarsi d’accordo su tutto. “Ci sono componenti culturali religiose che praticano, per esempio, la mutilazione sessuale sulle bambine – ha detto il presidente De Luca ai ragazzi- questo non è accettabile e chi viene in Italia deve rispettare le regole fondamentali della vita democratica,  della vita civile,  deve rispettare il diritto della donna al lavoro non come quelle componenti di migrati che chiudono in casa le donne, questo in Italia non deve essere possibile”.

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro