L’allarme sembrerebbe parzialmente rientrato, non completamente però. Da Regione campania e Asl filtra cautela e ottimismo ma, intanto, i centri convenzionati restano sul piede di guerra, preoccupati e un tanto arrabbiati. La Regione ha garantito che la compensazione arriverà già nei prossimi giorni ragion per cui dopo il grido d’allarme lanciato appena ieri l’altro dall’ASL di salerno è assai probabile che le prestazioni in convenzione non subiranno uno stop per carenza di fondi. Mario Iervolino, commissario dell’Asl Salerno è abbastanza certo del fatto che sarà sicuramente scongiurato il blocco all’erogazione di esami diagnostici ed analisi a causa dell’esaurimento dei budget attraverso il meccanismo contabile di compensazione della mobilità sanitaria, meccanismo che però le strutture accreditate fanno fatica ad accettare. Ma in termini pratici in cosa consiste la compensazione? In pratica l’ASL paga i centri privati con sede legale nel proprio territorio che però effettuano la gran parte delle prestazioni nella provincia di Napoli ad utenti di pertinenza di altre Asl.