Tutto rinviato al 20 marzo: termina così quella che doveva essere la prima udienza nell’ambito del processo che vede agli arresti domiciliari il presidente della provincia Franco Alfieri, che è arrivato alle 9 alla Cittadella giudiziaria di Salerno in compagnia del suo avvocato Agostino De Caro ed il figlio. Il sindaco di Capaccio Paestum e presidente della Provincia di Salerno sospeso da tutte le cariche con l’accusa di corruzione, turbata libertà degli incanti e associazione per delinquere si trova agli arresti domiciliari dopo essere stati in carcere per tre settimane. Ai domiciliari anche la sorella Elvira Alfieri, la prima a presentarsi in aula. Successivamente è arrivato l’ex capo staff Andrea Campanile e, infine, i vertici della Dervit. Alfieri ne è uscito poco prima di mezzogiorno sorridendo forse in parte soddisfatto dell’esito di questa primo momento che ha visto accolta la richiesta dei suoi legali : posticipare l’udienza alla decisione della Cassazione sulle misure cautelari e sulla competenza territoriale, argomento discusso in aula per circa due ore. Sarà comunque un processo complicato: 38mila pagine che hanno visto anche il Comune di Capaccio costituirsi parte civile.
