Non sono i quindici gol segnati (e tanti altri ne sarebbero potuti arrivare) a far sorridere Vincenzo Torrente dopo la prima uscita stagionale della sua Salernitana. Il trainer di Cetara può essere soddisfatto, per quanto lo si possa essere in questo periodo iniziale del lavoro estivo, per il fatto che i suoi calciatori hanno cercato, spesso trovando, le combinazioni di gioco provate in allenamento. Palla a terra, fraseggio abbastanza preciso, discreti tempi di esecuzione: in pillole è questa l’impressione suscitata dalla Salernitana nel test con il Cascia. La spinta di Franco sulla sinistra è stata costante, anche perchè da quella parte Calil lasciava vere e proprie corsie preferenziali alle avanzate del terzino pugliese. Il brasiliano, che esterno puro non è, stringeva sovente la sua posizione affiancando quasi Eusepi a ridosso dell’area di rigore. Nel tridente è toccato a Perrulli fungere da esterno destro. L’ex Lupa ha interpretato il ruolo in maniera più classica rispetto a Calil. In mediana, Pestrin ha fatto da schermo davanti alla difesa ed anche da primo trampolino di lancio per le punte, mentre Bovo e Moro hanno provato ad inserirsi tra le linee. Difesa comandata da Lanzaro, affiancato al centro da Bocchetti e mai seriamente impensierita, anche se, in prospettiva, ci sarà da stare attenti a non esporre i due centrali al rischio di fronteggiare troppe situazioni di uno contro uno. Ieri, infatti, la squadra, assecondando la mentalità ed i dettami del suo allenatore, ha attaccato la porta con tanti elementi, sguarnendo un po’ la difesa. Un rischio calcolato contro i dilettanti del Cascia, ma che potrebbero rivelarsi letale contro squadre di pari livello. Niente di grave, però. Il ritiro serve proprio a questo.
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