I sindaci della Costa d’Amalfi hanno costituito questa mattina, presso il Comune di Vietri sul Mare, alla presenza del vice presidente della Regione, Fulvio Bonavitacola, e del presidente di Eda Salerno, Giovanni Coscia, il SAD (Sub ambito distrettuale) per pervenire all’affidamento ad un gestore unico dei servizi di spazzamento e raccolta dei rifiuti,
Comincia, dunque, ad essere operativo anche nei singoli comprensori della provincia il preliminare di Piano approvato dall’EDA Salerno, che ha ripartito il territorio in 10 Sub ambiti distrettuali (SAD), oltre a quello del comune capoluogo, per una maggiore efficienza gestionale dei servizi di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti.
In pratica in ciascun SAD – che rappresenta un’area omogenea per popolazione o bacino di utenza, densità abitativa, caratteristiche morfologiche e urbanistiche – si dovrà individuare, superando le attuali frammentazioni, un unico soggetto gestore unico.
Il primo SAD ad intraprendere questa strada, indicata da leggi di settore, sia a livello nazionale che regionale, è stato il SAD ECODIANO. Questa mattina è stato la volta del SAD COSTA D’AMALFI, composto dai comuni di Vietri sul Mare, Cetara, Maiori, Minori, Ravello, Scala, Tramonti, Atrani, Amalfi, Conca dei Marini, Furore, Praiano e Positano.
“Siamo particolarmente soddisfatti – ha commentato Giovanni Coscia, presidente di Ecoambiente Salerno – perché si cominciano a raccogliere i frutti di un costante e impegnativo lavoro che, con l’apporto operativo della struttura dell’Ente, guidata dal direttore Bruno Di Nesta, stiamo portando avanti nei singoli comprensori per conseguire gli obiettivi della legge regionale che essenzialmente consistono nel garantire una maggiore efficienza gestionale ed una migliore qualità del servizio all’utenza”.
“L’Ente di Ambito Salerno – ha rimarcato il vice presidente della Giunta regionale e assessore all’ambiente Fulvio Bonavitacola – è il primo in regione ad aver intrapreso la strada per la gestione associata dei servizi su base sub distrettuale, per conseguire quelle economie di scala che dovranno tradursi in minori costi per gli utenti del servizio”.