Se qualcuno, soprattutto all’interno del centro-sinistra e il PD in modo particolare, attendeva ancora un imprimatur del premier/segretario del partito sulla candidatura di Vincenzo De Luca a governatore della Campania, non pago dell’incontro avvenuto tra i due a Pompei, oggi è stato accontentato. Intervenendo a Repubblica TV e parlando nello specifico della Campania, degli imbarazzi del partito a proposito della composizione di alcune liste collegate al PD, e di De Luca in maniera particolare, l’ex rottamatore ha completamente sgomberato il campo da dubbi, sospetti e gossip. “De Luca – ha detto Renzi – è intanto un buon amministratore e questa qualità gli viene riconosciuta anche dagli avversari e dunque per il Pd impresentabile non è” e poi, sollecitato sul problema della Severino, ovvero, la tagliola che scatterebbe per De Luca un minuto dopo l’eventuale proclamazione, conseguenza della condanna per abuso d’ufficio in primo grado, Renzi ha anche precisato che la situazione per come si è determinata “rappresenta una contraddizione che nessuno può negare” aggiungendo poi che “quando si è consentito a De Luca di partecipare alle primarie si è preso atto che la norma è stata disapplicata a Salerno ma soprattutto a Napoli e di fatto – passaggio di fondamentale importanza . è un problema superabile”. Al tempo stesso il Premier ha anche precisato che “Caldoro è una persona seria che si è sempre presentato sui tavoli istituzionali con grande spirito di collaborazione” e che “Alcuni candidati mi imbarazzano ma liste Pd sono pulite. Su alcune liste collegate al Presidente si può discutere, ci sono candidati che non voterei neanche se costretto”. Refrain questo particolarmente in voga negli ultimi giorni che lo stesso De Luca ha spesso utilizzato nel corso dei suoi più recenti interventi ma che di fatto, nella sostanza, non tolgono e non aggiungono nulla alla questione in quanto i cosiddetti impresentabili sono e saranno regolarmente ai nastri di partenza delle regionali del 31 maggio.