Rinasce mantenendo stile, tradizione, appartenenza, spalanca nuovamente le sue porte il “Vicolo della neve”, un angolo di storia salernitana, lo storico ristorante che prende il nome dal vicolo del cuore antico di Salerno, meta privilegiata di letterati, politici e personaggi celebri della Salerno del secolo scorso.
Un simbolo identitario nel cuore della Salerno Vecchia, che deve il suo nome ad una curiosa tradizione, quella di conservare la neve prelevata dalle montagne per essere utilizzata durante i mesi estivi.
Da questa mattina con la guida di tre giovani salernitani che hanno rilevato e gestiranno il locale, Fiorenzo Benvenuto, Gerardo Ferrari e Marco Laudato, è partito un nuovo cammino che sa di tradizione che ha permesso di spalancare nuovamente le porte dello storico locale dove torneranno nei piatti le polpette, il baccalà con le patate, la ciambotta, la mitica pasta e fagioli, la milza, la parmigiana di melanzane e la pizza. Stamani l’evento inaugurale alla presenza tra gli altri del governatore della Campania Vincenzo De Luca , del sindaco di Salerno Vicenzo Napoli, del regista e attore salernitano Yari Gugliucci.
Una (nuova) storia: tra le “desinenze” della parola Salerno, dove scorrono le immagini di una tradizione che affonda le radici nella cultura gastronomica tra San Matteo e Alfonso Gatto.
“Volevamo dare nuova vita alla storia – evidenziano i soci– ma soprattutto volevamo restituire ai salernitani radici e viscere che passano attraverso una cultura gastronomica che ricorda la semplicità delle mani delle nonne e di chi Salerno l’ha vissuta con sguardo attento e infinita saggezza. Il Vicolo è di tutti, è il filo rosso tra la città e chi la ama incondizionatamente. Vogliamo intraprendere un vero e proprio viaggio nel passato”. Hanno dichiarato i nuovi gestori che non hanno mancato di ricordare don Matteo Bonavita, il gestore storico del Vicolo della neve di Salerno.