La parola passa ai giudici del tribunale amministrativo. Il contenzioso in atto sul trasferimento di rifiuti dal porto di Salerno verso l’area di Persano si combatte a suon di ordinanze e ricorsi al tribunale amministrativo. Com’era scontato prevedere, all’ordinanza emanata nella tarda mattinata di ieri dal sindaco di Serre, Franco Mennella contro il transito di mezzi nel suo territorio comunale che di fatto impedisce ai tir con i container a bordo di raggiungere il sito di Persano, ha risposto oggi Ecoambiente, la società operativa della provincia di Salerno che, di fatto, deve occuparsi del trasferimento dei 213 cassoni con 6390 tonnellate di rifiuti, con un ricorso. Sarà l’avvocato Lorenzo Lentini a difendere le ragioni di Ecoambiente ripercorrendo i protocolli sottoscritti al tavolo con il prefetto Francesco Russo e la procura di Potenza che gestisce l’inchiesta sul presunto traffico di rifiuti e modalità di smaltimento illeciti che ha spinto la Tunisia a restituire la spazzatura inviata dalla S.R.A. di Polla. Dalla parte della procura e di Ecoambiente le rassicurazioni fornite da una prima analisi sui rifiuti in sosta al porto di Salerno dalle quali è stata esclusa al momento la presenza di percolato o esalazioni pericolose. Dalla parte del sindaco di Serre, che attraverso L’avvocato Oreste Agosto presenta ricorso al TAr contro il provvedimento del presidente della provincia Michele Strianese, invece un protocollo d’intesa siglato con la regione che aveva promesso di non utilizzare più il comprensorio della piana del Sele per lo smaltimento di rifiuti. Intanto questa mattina anche il Comune di Altavilla Silentina ha emanato un’ordinanza analoga a quella di ieri del Comune di Serre. “L’ordinanza della Provincia è assolutamente ambigua, contraddittoria e incomprensibile, anche nella definizione di stoccaggio temporaneo e speciali “ scrive il sindaco di Altavilla nell’ordinanza aggiungendo che la scelta del sito di Persano nel Comune di Serre ha determinato un allarme sociale non solo nella popolazione di Serre ma della intera area della piana del Sele in particolare negli abitanti di Borgo Carilia frazione di Altavilla Silentina contigua al sito prescelto nel comprensorio militare di Persano, per il pericolo per la salute pubblica e per l’ambiente che lo stoccaggio dei rifiuti verrebbe a creare, anche in considerazione che il territorio è già saturo di impianti del ciclo integrato dei rifiuti.
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