RIFIUTI SOTTO PIAZZA DELLA LIBERTA’: LE RICHIESTE DEI PM –

Dopo una lunga ed articolata indagine, la Procura di Salerno ha formulato i suoi capi d’accusa in relazione all’inchiesta avente ad oggetto Piazza della Libertà, nello specifico la realizzazione della stessa. L’accusa formulata dai PM per tutti i rinviati a giudizio è quella di aver seppellito sotto la Piazza cumuli provenienti dai resti della struttura che ospitava il pastificio Antonio Amato di Mariconda. Per questo capo d’imputazione la Procura di Salerno ha chiesto una serie di condanne per gli imputati finiti nel mirino delle indagini fin dal 2010, da quando un maresciallo del Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri notò alcuni camion carichi di scarti edili attraversare la città e chiudere il loro percorso proprio in Piazza della Libertà. I pubblici ministeri Guglielmo Valenti e Maria Carmela Polito hanno chiesto di condannare a 1 anno e 10 mesi di reclusione Gilberto Belcore di Nocera Inferiore della Esa costruzioni, a 2 anni Paolo Baia, direttore dei lavori, ancora a 2 anni Sergio Delle Femmine, direttore dei lavori nel cantiere dell’ex pastificio Amato, stessa pena anche per Armando ed Enrico Esposito della Esa costruzioni. Pene più lievi, 1 anno per Antonella Iannone  e Mario Califano e per il tecnico comunale Antonio Ragusa. Formulate le accuse la palla passa alla difesa. Durante la prossima udienza toccherà agli avvocati pronunciare le rispettive arringhe.

Autore dell'articolo: Marcello Festa