RIMPASTO INDOLORE. NAPOLI PRENDE L’ANNONA, DE MAIO I TRASPORTI, GUERRA IL TURISMO

Rimpasto soft in Giunta, le dimissioni di Cascone e Picarone non determineranno nessuna novità di rilievo.  Si è proceduto semplicemente all’assegnazione delle deleghe ora vacanti, mobilità e annona, ad assessori già presenti in Giunta.  Si è deciso così di non toccare nulla, di non intaccare – in una fase oggettivamente delicata – i sottili equilibri che governano palazzo di città dove, è evidente, l’assenza fisica di Vincenzo De Luca, non passa inosservata. Dunque nessun premio e, di conseguenza, nessuna bocciatura: tutti gli aspiranti o presunti tali, dovranno mettersi l’animo in pace, aspettare, attendere eventualmente il prossimo giro, la prossima consiliatura: il voto del 2015. Materialmente, allora, a chi toccherà, avvicendare Luca Cascone ai trasporti, delega particolarmente delicata in vista di Luci d’Artista, e Franco Picarone all’annona? Precisato che era sempre in ballo anche la delega al turismo, lasciata da Maraio e retta ad interim dal sindaco Enzo Napoli, è di tutta evidenza che l’attenzione sia stata tutta concentrata sulle poltrone lasciate libere dai due consiglieri regionali. Domani, in occasione della presentazione del programma delle opere per San Matteo, Napoli provvederà alla comunicazione ufficiale, nel tentativo di far passare quasi sottotraccia il fatto, ma l’investitura è già arrivata. L’assessorato all’annona, lasciato libero da Picarone, passa direttamente nelle mani del sindaco Enzo Napoli che, a sua volta, trasferisce ad Ermanno Guerra, già assessore alla cultura, la delega al turismo mentre De Maio, già assessore all’urbanistica prenderà anche la delega al traffico, un accorpamento abbastanza logico considerate l’oggetto delle materie. Dunque una rivoluzione indolore quella operata all’interno di Palazzo di Città in ossequio al principio della stabilità di governo e degli equilibri politici, decisione dettata direttamente da palazzo Santa Lucia che non dovrebbe, ma il condizionale è quanto mai d’obbligo, scontentare nessuno.

Autore dell'articolo: Barbara Albero