Dopo lo stop imposto, prima dell’estate, dalla Capitaneria di Porto di Salerno per i lavori a terra e a mare, da pochi giorni è ripreso sul lungomare Marconi, a Salerno, il cantiere del ripascimento. Entro marzo 2026, in 410 giorni,l’impresa interessata dai lavori, il Consorzio Infratech conta di allungare di 70/80 metri la spiaggia tra il Polo Nautico e la foce del fiume Irno, con un progetto che prevede anche di ripristinare le scale dove esistenti e di realizzare delle pedane per l’accesso ai diversamente abili. Difficile che, per l’arrivo della prossima estate, l’intervento potrà essere completato ma si conta di rendere fruibile almeno la spiaggia fino all’ex Ostello della Gioventù. Ad illustrarci i dettagli del progetto è stata questa mattina l’ingegnere Maria Giordano, il direttore dei lavori che ha spiegato alcune delle difficoltà che hanno complicato il cantiere. In primo luogo, l’attesa delle analisi sulla sabbia del Porto Marina d’Arechi. Si era, infatti, ipotizzato l’utilizzo delle sabbie che si depositano sul fondale del porto ma, poiché si tratta di ghiaia troppo sottile, è stata preferita un’altra tipologia. La spiaggia tra Pastena e Torrione verrà allungata secondo un progetto che prevede di costituire due strati: uno più sottile ed uno di ghiaia più doppia, una sorta di brecciolino attualmente già visibile perché per facilitare il trasporto di scogli e sabbia è stata costituita una sorta di pista. Questo è un altro degli ostacoli che il cantiere ha dovuto superare. Per i precedenti lavori è stato infatti utilizzato come deposito un tratto del Porto commerciale che però è interessato ora da lavori per il PNRR. Per questo il cantiere del ripascimento prevede ora di allungare i pennelli già inseriti nel progetto ed utilizzarli per il deposito di scogli e sabbia. L’intervento prevede di realizzare tre moli verso mare che diventeranno anche moli di carico e scarico del materiale da utilizzare per proteggere la costa ed allungare la spiaggia. Ovviamente, il primo strato di ghiaia che farà da pista verrà rimossa prima di completare l’intervento. Come per tutti i cantieri, infine, la tempistica dovrà fare i conti con le previsioni del tempo e soprattutto le condizioni meteomarine che, in caso di mare agitato, non consentono al pontone in mare di poter lavorare.
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