Un paradosso tutto italiano, anzi tipicamente campano. Il territorio annaspa, soffre ed è in ginocchio sotto i colpi della cattiva gestione dell’uomo. Per fortuna c’è la possibilità di far ricorso ai fondi europei, per avviare un’azione di risanamento ambientale, ma cosa succede: nonostante la gara d’appalto sia stata espletata e l’opera pronta per essere cantierizzata, ecco che la solita burocrazia blocca fondi e lavori. Per una questione di carte e timbri. E’ solo l’ennesimo caso in provincia di Salerno e stavolta interessa il “Grande Progetto” per il risanamento ambientale dei corpi superficiali – comparto 7 area Solofrana e Comuni di Cava de’ Tirreni e Mercato San Severino. Un intervento fondamentale per la zona perché agisce sui sistemi fognari dei due comuni salernitani risolvendo sia problemi di natura ambientale che di dissesto idrogeologico oltre a migliorare anche il sistema depurativo del fiume Sarno convogliando nei collettori i liquami.
Per l’intero comparto sono stati stanziati, nel 2013, 4 milioni 965mila euro con una gara d’appalto che è stata assegnata nel giugno del 2014. Entro 35 giorni dalla data della conclusione positiva del bando potevano essere già affidati i lavori. E oggi, se non fosse intervenuta la mala-burocrazia, forse avremmo potuto già parlare di un’opera conclusa e operativa. Invece, come sta accadendo per diversi altri interventi dello stesso Grande Progetto di risanamento ambientale varato dalla Regione nel Salernitano – per un totale di circa 90 milioni di euro – siamo fermi al palo e con il rischio concreto, soprattutto per questo comparto che interessa Cava e Mercato San Severino, di perdere i finanziamenti. La politica sta dimostrando di essere succube della burocrazia. Impotente al cospetto di colletti bianchi che mettono a rischio fondi determinanti per il territorio. Questa opera deve diventare il simbolo della reazione a questa situazione. E, oltre alla Regione, devono essere innanzitutto i Comuni interessati e la Provincia ad essere attivi per la risoluzione di questa crisi. In particolare il sindaco di Mercato San Severino, Giovanni Romano, sul cui territorio ricade una parte importante dell’intervento. Lui che da assessore all’Ambiente della Regione espresse con orgoglio e soddisfazione l’avvio della gara d’appalto, oggi deve dimostrare di essere attento alle necessità del suo territorio.
La Feneal Uil, che si sta facendo carico di un’ampia battaglia per salvare questi finanziamenti che garantiscono riqualificazione all’area salernitana e ricaduta occupazionale in un momento di grave crisi, ha chiesto alla Prefettura di convocare ad horas un tavolo operativo con le istituzioni interessate per garantire l’immediato stanziamento delle risorse e la cantierizzazione dell’opera.