Saranno ascoltati a partire da domani mattina al tribunale di minori di Largo San Tommaso D’Aquino, dovranno raccontare la loro versione dei fatti. Dureranno fino a giovedì gli interrogatori di garanzia dei ragazzini finiti al centro di un’indagine dopo una rissa scoppiata nel quartiere Torrione in Piazza Gian Camillo Gloriosi in occasione della notte bianca di Luglio.
10 ragazzi, tra i 16 e i 17 anni, per i quali è scattato il provvedimento della permanenza domiciliare, mentre per altri sei di pari età l’obbligo di rientrare a casa entro le 23 e a seguire programmi per i servizi minorili
Gli interrogatori di garanzia cominceranno con il leader del primo gruppo, difeso dall’avvocato Cecchino Cacciatore. Tutti saranno ascoltati dal gip Giuseppina Alfinito del tribunale per i minorenni di Salerno che ha emesso la misura cautelare per 16 dei 17 indagati su richiesta della procura per i minorenni. nelle giornate di mercoledì e giovedì saranno ascoltati tutti gli altri.
Un’inchiesta che ha riguardato i ragazzi della cosiddetta Salerno Bene che sono diventati protagonisti di una mega rissa sferrando calci e i pugni nella piazza del “Block” come la definiscono nelle chat intercettate dagli inquirenti.
Scuole famiglia possono e devono fare di più. È d’accordo con l’appello alle agenzie educative la dirigente scolastica del Liceo Tasso di Salerno Carmela Santarcangelo, dal quale provengono alcuni degli alunni severamente puniti dal provvedimento della procura per i minori dopo il coinvolgimento nella rissa della notte Bianca. Per la preside servono provvedimenti dell’autorità giudiziaria, perché si resta insensibile ad altre forme punitive.