Altro che fenomeno. Che il Ronaldo granata sia soltanto connazionale e neppure lontano parente del talento ex Inter era lapalissiano. Ma che faticasse così tanto a trovare spazio negli schemi di Sannino un po’ meno. Soprattutto se, come sembra, la Salernitana intende schierarsi con un centrocampo a “tre” domenica prossima nel derby con il Benevento all’Arechi. L’ex Pro Vercelli è stato al centro di una telenovela di mercato quest’estate. In bilico fino all’ultimo secondo utile si è allenato in ritiro a Sarnano con la Salernitana senza essere però tesserato, se non sulla bandiera a scacchi della campagna trasferimento estiva. Il mister pubblicamente ne ha sempre tessuto le lodi, rimarcando la professionalità con cui ha lavorato nel romitaggio estivo e non solo. Praticamente però lo ha sempre tenuto ai margini. Sotto sotto, Sannino avrebbe preferito avere un altro tipo di centrocampista a disposizione. Ma è fin troppo chiaro che le regole del mercato esulano dalle preferenze del singolo. Ronaldo è stato impiegato finora soltanto una volta da titolare nella trasferta di Cesena, disputando una gara tra alti e bassi e venendo sostituito da Odjer alla mezzora della ripresa. Poi il nulla. Prima, invece, aveva collezionato pochi minuti nel match interno con il Vicenza allo stadio Arechi, subentrando a Della Rocca nei minuti finali.
E pensare che proprio Sannino aveva parlato “urbi et orbi” del brasiliano in termini positivi davanti a microfoni e taccuini. Prima ancora lo aveva spronato sul campo di allenamento al Mary Rosy quando aveva realizzato che la Salernitana lo avrebbe comunque tesserato. “Se devi restare con me – gli aveva detto a gran voce – preparati a fare in un anno quello che non hai fatto per tre anni”, parola più parola meno del tecnico di Ottaviano nei confronti del brasiliano. Parole al vento. Nei fatti, infatti, Ronaldo continua a scaldare la panchina e sembra destinato a fare altrettanto anche domenica prossima. Fin quando la squadra ha giocato con due centrocampisti centrali passi pure. Ma nell’ipotesi di un play maker in mezzo al campo l’eventuale assenza suona come una bocciatura. Eppure Ronaldo ha nelle sue corde proprio le geometrie. Uno dei pochi attualmente della rosa granata capace di dare del tu al pallone e di innescare il reparto offensivo della Salernitana. Probabilmente, però, il brasiliano paga uno scarso dinamismo che invece è “conditio sine qua non” per il trainer granata. Probabilmente non ha ancora recuperato i tre anni di naftalina… Ma tant’è.