Alessandro Rosina compie oggi 33 anni. Il mancino calabrese avrebbe voluto festeggiare la ricorrenza con un risultato positivo a Verona, ma domenica scorsa, contro la sua ex squadra, non gli è riuscito di lasciare il segno. Giocando da seconda punta, Rosina ha inciso poco o nulla, lasciando troppo solo Coda a ridosso dell’area di rigore scaligera e toccando pochi palloni. Una sola conclusione, peraltro con il destro, nel primo tempo e poco altro fino al momento della sua sostituzione quando il Verona era già sul doppio vantaggio. Da Rosina, tornato titolare dopo essere partito dalla panca contro lo Spezia, ci si attendeva di più. Bollini lo ha preferito a Donnarumma, il partner ideale di Coda, per non ritoccare l’assetto tattico iniziale, ma l’ex di turno ha deluso. Rosina è entrato raramente nel vivo del gioco, stazionando sul centro- sinistra del fronte offensivo granata senza mai accendere la luce. Da uno con le sue doti tecniche ci si attende sempre di più e questa è la condanna – sebbene dolce – che accomuna tutti i calciatori di qualità. In granata Rosina ha segnato cinque gol nel girone di andata, nonostante prestazioni raramente convincenti. Proprio questo conferma che il valore del calciatore è di assoluto livello perchè, nonostante tutto, è stato in grado di dare un buon apporto realizzativo. A lui, però, si chiede di più. Assist, gol, leadership: Rosina deve essere capitano a tutto tondo della squadra, punto di riferimento morale e tecnico. Sannino gli ha sempre dato fiducia, Bollini lo ha tenuto in panca con lo Spezia e sostituito a Verona, dimostrando di avere fiducia ma facendogli capire che la maglia da titolare va meritata. Le qualità di Rosina non si discutono e non è un caso che altri club abbiano pensato a lui anche in questa finestra di mercato. E’ il caso del Pisa che avrebbe voluto consegnarlo alle cure di Gattuso, altro calabrese doc, per aumentare il tasso tecnico della rosa nerazzurra. Rosina, però, ha fatto sapere che non intende lasciare la Salernitana con cui ha un contratto di quattro anni. Da sabato, contro il Novara, tutti si augurano che le sue prestazioni siano tali da giustificare l’investimento estivo del club granata. Per la prossima gara di campionato Bollini dovrà fare a meno dello squalificato Ronaldo, la cui assenza potrebbe indurlo a cambiare modulo e a riproporre Rosina alle spalle di Coda e Donnarumma. 3-4-1-2 la possibile nuova veste tattica granata contro i piemontesi. Perico, Tuia e Bernardini davanti a Gomis, Della Rocca e Busellato a formare la coppia di mediani, Improta e Vitale esterni con Bittante che proverà ad insidiare l’ex Cesena, e quei tre in avanti. Potrebbe essere questa la formazione granata che scenderà in campo sabato in una gara che dovrà segnare l’immediata ripartenza dopo lo stop di Verona. Rosina sarà l’ago della bilancia e dovrà essere una sorta di regista avanzato della squadra di Bollini per sopperire alla mancanza del play di centrocampo, quel Ronaldo che a Verona ha offerto una delle migliori prove da quando veste il granata. Dopo la delusione del Bentegodi, Rosina spera di festeggiare con qualche giorno di ritardo il suo compleanno, magari con un gol pesante contro il Novara.
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