E sono quattro. La Salernitana ha infilato a Pisa la quarta affermazione di fila, portando a casa tre punti d’oro col minimo scarto grazie ad un’altra prova quasi perfetta in fase difensiva. Dalla gara di Benevento, in cui subì gol su rigore, Gomis sta mantenendo inviolata la propria porta e la Salernitana sta volando in classifica. Tredici punti nelle ultime cinque partite, quattro vittorie di fila senza subire gol ed anche a Pisa è arrivata la conferma che la squadra di Bollini abbia acquisito maggiore consapevolezza di sé e, soprattutto, abbia raggiunto una sicurezza ed un equilibrio tali da potersi permettere il lusso di attendere il momento propizio per colpire senza dover sbuffare e faticare più di tanto e, dunque, senza doversi scoprire. Concedendo pochissimo ad un Pisa che per sua natura è asfittico in fase offensiva, i granata hanno colpito proprio nel momento in cui i toscani di Gattuso hanno provato a fare qualcosa in più. Se inizialmente la scelta di Bollini di inserire Joao Silva in attacco non aveva convinto, ha invece pagato quella di buttare nella mischia Rosina a metà ripresa in luogo del portoghese. L’ex Bari ha subito sfiorato il gol, maltrattando col destro un pallone delizioso che gli era stato recapitato da Coda ma si è rifatto subito dopo: sul colpo di testa del centravanti, infatti, si è fatto trovare pronto alla stoccata da due passi, ancora una volta col destro, e non ha dato scampo al portiere avversario. Oltre che per il gol segnato, con il suo ingresso in campo Rosina è stato decisivo ed utile anche perchè ha permesso a Sprocati di trasferirsi sulla corsia sinistra dove ha letteralmente cambiato marcia, incenerendo con le sue sgroppate Mannini e dando quella vitalità e quella incisività alla manovra che non era riuscito a garantire fin quando aveva occupato la corsia destra dell’inedito tridente. Solida, compatta, tosta, brutta nel senso migliore della parola in quanto capace di contrastare sul piano agonistico il Pisa senza vergognarsi di sparacchiare qualche pallone lontano dalla sua area se necessario, la Salernitana ha strappato una vittoria pesante e, nel complesso, meritata su un campo mai violato prima di sabato e questo rende ancor più gustosa l’impresa, altro sgambetto di Bollini ed i suoi ad un grande ex perchè, dopo Breda, pure Gattuso è stato sconfitto in casa propria. Lo scacco matto a Ringhio sotto la Torre è stato il segnale di una crescita globale che è ancora in atto e che ha portato la Salernitana dai confini della zona rossa ad un passo da quella playoff. Col Cittadella l’ennesima prova del nove.
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