Riposo precauzionale. Alessandro Rosina ieri non si è allenato a causa di un affaticamento muscolare che ha interessato il tendine rotuleo del ginocchio destro. Sembra non si tratti di nulla di grave, come trapela dallo staff medico granata. L’ex Zenit dovrà tener comunque conto dell’affaticamento da sovraccarico che ha infiammato il ginocchio destro. Figlio probabilmente di una preparazione atletica precaria visto che l’attaccante si è allenato da solo per tutto il periodo estivo, durante la telenovela che lo ha portato in granata dal Catania soltanto sul finire del mese scorso. Saltando cioè tutto il ritiro di Sarnano per poi essere proiettato in campo alla prima occasione. Sannino gli ha subito fatto fare gli straordinari. A partire dal secondo tempo di Vallo Della Lucania, nell’amichevole contro la Gelbison fino ad arrivare alle due partite di campionato contro Spezia e Verona, giocate tra l’altro per intero. Inevitabile che alla fine paghi dazio, complice anche una carta d’identità non certo verdissima con 32 primavere all’attivo. Non solo. C’è di più. C’è anche una collocazione tattica che rischia di essere il tormentone di quest’avvio di stagione. L’ex Bari si è calato nella parte, rispondendo presente al dictat di Sannino e giocando in un ruolo – la finta mezzala – che non è certo il suo, che svilisce le sue potenzialità di rifinitore e stoccatore e che lo costringe ad un’enorme spesa fisica con inevitabile appannamento quando si ritrova sotto porta. Sia ben chiaro, lungi dal pensare che l’affaticamento sia figlio della collocazione tattica di Rosinaldo. Ma il problema del ruolo resta. Sannino lo sa bene e non lo dice. Anzi. Da fine ed esperto tecnico si coccola il suo gioiello tessendo le lodi come ha fatto nell’immediato dopo partita con il Verona, consapevole che Rosina aveva speso tanto e incassato poco. Poi è arrivato anche l’affaticamento muscolare. La Salernitana e l’allenatore non sembrano preoccupati sebbene abbiano deciso di centellinarlo per consentire al ginocchio di sfiammare in tempo utile per la trasferta di Novara. L’impressione, infatti, è che a Novara Rosinaldo sia regolarmente in campo. Ancora una volta nelle vesti inedite di finta mezzala, ma comunque pronto a fare male alla prima occasione. Probabilmente quella del Piola sarà l’ultima di Rosina in mediana per rivederlo a breve in mezzo al campo nel ruolo di rifinitore alle spalle dei gemelli del gol, Coda e Donnarumma. Nel 4-3-1-2, tanto per intenderci, che sembra essere il modulo più adatto a questa squadra e il ruolo che Sannino gli vede cucito addosso.
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1 commento su “ROSINA: STOP AND GO PER NOVARA”
Giuseppe da New York
(Settembre 7, 2016 - 7:17 pm)Caro eugenio senza Dover interpellare de rose to posso confermare Che perico puo’ giocare con il Vicenza perche’ ha scontato il primo turno (dei 3 comminatigli dopo avellino all’ultima giornata) ai play off col cesena nella partita (0-2) con Lo spezia, poi ha scontato il secondo turno con il Verona da tesserato Della SALERNITANA Ed a novara scontera’ I’ll terzo turno
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