Con il poker rifilato ieri al Venezia, frutto anche di tre rigori, il Sassuolo ha centrato la terza vittoria di fila ed ha messo nel mirino la zona Europa, ancora distante ma non impossibile da raggiungere specie se la squadra di Dionisi dovesse continuare a viaggiare ai ritmi attuali. Sabato, dunque, all’Arechi arriverà un Sassuolo motivato e deciso a proseguire nella sua serie positiva. Fra l’altro, gli emiliani possono vantare un attacco prolifico con Berardi già a segno dodici volte, mentre Scamacca è a quota undici e Raspadori è salito a nove centri confermandosi anche a Venezia bomber da trasferta con otto reti lontano da casa. La Salernitana è avvisata e confida nel recupero del suo miglior marcatore, Bonazzoli, per restituire vigore al suo attacco e per poter contare su quei gol che sono mancati nelle ultime due uscite in cui le punte sono rimaste a secco. Contro il Bologna fu Zortea a realizzare il gol del pareggio, mentre a San Siro Verdi ha sprecato in avvio una ghiotta occasione. Dopo quell’episodio, la Salernitana non ha più creato pericoli alla porta della squadra di Simone Inzaghi, andata a segno con troppa facilità in ben cinque occasioni. Il Sassuolo è squadra diversa per espressione di gioco e struttura fisica dall’Inter, facendo del palleggio e della rapidità le sue armi migliori. Il 4-2-3-1 neroverde ha trovato in Traorè e Raspadori due variabili perfette che si aggiungono alle certezze rappresentate da Berardi e Scamacca, l’unico del pacchetto offensivo dotato di chili e centimetri. In mediana, poi, c’è quel Frattesi che già in passato ha fatto male alla Salernitana vestendo altre maglie. Nicola lavorerà in settimana sui concetti a lui cari, ma sa bene che sabato la Salernitana dovrà essere prima di tutto affamata, intensa, disposta a correre più e meglio dell’avversario, capace di vincere i duelli individuali e di conquistare i palloni sporchi. Bisognerà lavorare sulla tattica, ma l’agonismo sarà l’ingrediente basilare, quello che non potrà mancare per provare a spegnere le velleità degli ospiti, capaci di esaltarsi quando c’è da ricamare, ma intermittenti quando c’è da far valere altre doti. I recuperi di Radovanovic e Bonazzoli saranno fondamentali per dare più spessore e sostanza a centrocampo ed attacco. Stringere le maglie in difesa, serrare le linee ed azzeccare tempi e modalità dell’aggressione ai portatori di palla avversari saranno i capisaldi per interpretare al meglio la gara di sabato e riuscire a centrare quel successo interno che manca da ottobre.
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