Una data scritta nel cuore di tutti i tifosi granata è il 10 maggio. Un giorno in cui si celebrano ben due promozioni in Serie A della Salernitana. Nel 1998 la squadra di Delio Rossi festeggiava senza eccessi a causa della recente tragedia dell’alluvione che aveva colpito la parte nord della provincia di Salerno, nel 2021 i granata di Castori chiudevano il cerchio a Pescara davanti a pochi intimi a causa delle limitazioni per il covid. Alla vigilia di quella inattesa promozione, Salerno piangeva la scomparsa di Fulvio De Maio. Due promozioni in A nello stesso giorno a distanza di quasi un quarto di secolo: ventiquattro anni di gioie e delusioni, di fallimenti e ripartenze racchiusi tra le due vittorie conseguite. Nel 2021 la promozione fu accompagnata dall’incertezza sul futuro perché la Salernitana era parte di una multiproprietà calcistica che non aveva più modo di esistere nel momento in cui entrambe le sorelle si trovavano nella stessa categoria. Dopo mesi di trattative e di tensioni a livello istituzionale, Lotito e Mezzaroma si defilarono dopo aver fatto confluire la Salernitana in un trust. A dicembre, poi, sarebbe comparso Danilo Iervolino, che sul filo di lana della mezzanotte dell’ultimo dell’anno completò l’acquisto del club garantendo ai tifosi granata la possibilità di sognare una clamorosa rimonta in classifica ed anche un futuro migliore. C’erano tutte le premesse perché la storia prendesse la piega desiderata, ma da giugno 2023 Iervolino ha cambiato approccio e visione relativamente al calcio, imponendo linee e paletti che non hanno portato al taglio dei costi bensì al disastro tecnico- sportivo. Nella Salernitana è mancato il controllo a tutti i livelli e la situazione attuale riflette proprio questa grave omissione. Il caso Dia sarà per sempre l’esempio di come non si debba gestire un calciatore e resta un mistero anche il perché, a parte il segretario Di Brogni, nell’elenco dei testimoni a sostegno delle sue tesi la società di Iervolino abbia inserito solo ex, De Sanctis e Liverani, e nemmeno una figura del gruppo squadra ancora in organico. E, nell’attesa del lodo arbitrale, la Salernitana resta nel limbo per quanto riguarda il futuro. Iervolino avrebbe ricevuto diverse proposte, qualcuna prossima a diventare una offerta vincolante d’acquisto. Il patron è tentato, pensa all’addio ma vorrebbe essere sicuro di lasciare il club in mani valide e, forse, anche di non lasciarlo del tutto se tra le ipotesi che circolano con più insistenza c’è quella della presenza dell’attuale ad Milan anche con una nuova proprietà, se questa dovesse essere espressione di un fondo. Probabile che solo in prossimità della fine del campionato, ogni riserva verrà sciolta. I tifosi aspettano e si consolano con la doppia gioia rappresentata dalla data del 10 maggio. Un giorno che per Salerno vuol dire Serie A.
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