E’ stato, finora, l’unico caso, almeno tra serie A e B, di partita non disputata per covid con tanto di vittoria a tavolino assegnata alla squadra presentatasi in campo. Salernitana- Reggiana, in programma nel girone di andata, non si giocò, come si ricorderà, per l’epidemia di covid che aveva colpito gli emiliani che, avendo già usufruito del rinvio di un incontro, non poterono per regolamento avere un secondo jolly e, dunque, persero a tavolino. La Reggiana aveva provato a concordare con la Salernitana il rinvio della partita, ma non ci fu accordo sulla data dell’eventuale recupero e, dunque, la società di Lotito e Mezzaroma, che in quella occasione fu punzecchiata non poco da Galliani, che sabato scorso ha visto il suo Monza imporsi sul Chievo anche grazie ad un paio di benevole decisioni arbitrali, vide assegnarsi la vittoria a tavolino. Nessuno scandalo, intendiamoci, per il 3-0 a tavolino che il giudice sportivo assegnò alla Salernitana senza calcare la mano nei confronti della Reggiana cui non venne somministrata la penalizzazione di un punto, come da regolamento apposito sottoscritto dai club di B in materia di covid. Resta, comunque, un precedente che potrebbe costituire anche un “unicum” nella storia dell’attuale campionato, almeno per i motivi alla base della mancata disputa della partita ed ovviamente la Reggiana avrà il dente avvelenato. C’è da aspettarsi una squadra emiliana carica e motivata in maniera speciale, vogliosa di allungare la serie positiva che conta due vittorie di fila, quelle con Ascoli e Cittadella, che hanno fatto rialzare le quotazioni dei granata emiliani nel borsino salvezza. La voglia di rivalsa degli emiliani dovrà, però, scontrarsi con il desiderio della Saleritana di confermarsi superiore sul campo e di conquistare altri punti pesanti nella lotta per le posizioni più importanti della classifica. Ieri, intanto, Claudio Lotito ha incassato una sconfitta ed una vittoria in sede elettorale. Confermato nella carica di consigliere federale, nonostante il limite di tre mandati, il patron della Lazio ha dovuto incassare il successo di Gravina, confermato col 73% dei voti presidente Figc e facile vincitore sullo sfidante ed ex alleato, Sibilia, sostenuto proprio da Lotito. L’agenda dei padroni del calcio prevede ora la risoluzione della questione dei diritti tv, quella del presidente federale ha al primo posto le riforme dei campionati e chissà se e quando nella tematica generale entrerà anche un problema molto sentito a Salerno, ma anche a Bari: la multiproprietà. Il presidente della Lega di C, Ghirelli, grande sostenitore di Gravina si è più volte dichiarato contrario e lo stesso presidente federale ha più volte espresso perplessità in merito. Di sicuro, sul punto servirà una presa di posizione netta che possa sgombrare il campo da dubbi. La domanda, però, è una: con tutti gli interessi economici in ballo, troverà il tempo, la voglia e la forza Gravina di dedicarsi a questo?
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