Domani finirà anche il mese di giugno, iniziato con la prospettiva di una schiarita sul fronte societario che non è mai stata suffragata dai fatti. Trenta giorni di silenzi, di incertezze, di indiscrezioni, di notizie che si sono rincorse, e di un solo comunicato emesso dalla Brera Holdings in cui non veniva nemmeno citata la Salernitana. La domanda è quella di sempre: perché mai Danilo Iervolino non ha voluto rendere pubbliche le sue intenzioni? Il presidente della Salernitana avrebbe potuto in tempi non sospetti chiarire la sua posizione. Sarebbe bastato comunicare alla piazza la sua volontà di restare e programmare una stagione di rilancio oppure di andare via senza svelare il nome del possibile acquirente così da non violare patti e clausole. La Salernitana ha comunicato data e sede del ritiro, poi gli ingaggi di Petrachi e Sottil. Direttore sportivo ed allenatore non sono stati ancora presentati, anche a causa della incertezza societaria che si ripercuote su tutta la macchina organizzativa. Bisognerebbe programmare le visite mediche, ma non c’è ancora una struttura sanitaria a cui appoggiarsi. Non sarà rinnovata la collaborazione con il Check up, ci si potrebbe rivolgere alla struttura che fa capo a Giovanni Lombardi, a meno che non si provi a ricucire il rapporto con altre strutture di Salerno città. Non è ancora stato definito il programma delle amichevoli, né è chiaro se, dopo il periodo trascorso a Rivisondoli, ci sarà una seconda fase di ritiro fuori sede. Il Mary Rosy è al momento off-limits, la Salernitana si è cautelata chiedendo al Comune una maggiore disponibilità dell’Arechi per gli allenamenti e, al tempo stesso, valutando altre ipotesi come Ultimo Minuto o, in estema analisi, anche lo stesso Volpe. Incertezza anche per la ripartenza di settore giovanile e femminile. Previsti alcuni tagli per contenere i costi. La riorganizzazione del club a tutti i livelli potrebbe passare anche per un accordo con la Gabetti. Però, all’orizzonte ci sono appuntamenti non più differibili. C’è un mercato da affrontare con pieni poteri e con le spalle coperte da parte di un direttore sportivo esperto e di garanzia come Petrachi che ha sondato ed anche bloccato alcuni calciatori, ma che aspetta l’ok per mettere tutto nero su bianco. L’incastro tra uscite ed entrate è anche logico e lecito, ma al tempo stesso non può mancare una autorizzazione chiara, forte, certa per portare a termine le operazioni. Insomma, la Salernitana è ancora in una sorta di limbo. Cessione sì o cessione no? E che tipo di progetto tecnico, sportivo e societario sarà approntato? Domande a cui, si spera, da lunedì proprio Danilo Iervolino potrà e vorrà dare risposte.
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