Ci ha provato con tutte le sue forze, con le armi che ha in questo momento e nonostante limiti ed assenze. La Salernitana ha provato a superare il Frosinone, squadra sbarazzina e piena di entusiasmo, ben vista anche dalla dea bendata: il tiro di Cabral s’è stampato sul legno all’alba di un match affrontato da Sousa con il capoverdiano da numero nove e Maggiore accanto a Martegani in mediana. Cambio di scena e, su azione di corner, ecco il gol di Romagnoli servito dal preciso cross di Marchizza. Il solito palo, il solito gol da palla inattiva: la Salernitana ha visto materializzarsi il solito copione ed i soliti fantasmi di questo difficile avvio di stagione, ma ha avuto il merito di andare oltre. Dopo il gol del vantaggio, gli ospiti hanno giocato in sicurezza ed i granata hanno un po’ perso il filo e le distanze, pur mettendoci grinta, sudore, impegno. Cabral e Candreva hanno provato a dare concretezza ad una manovra che non trovava sbocchi e che doveva prescindere dalla possibilità di appoggiarsi ad un riferimento centrale. La scelta di Sousa ha dato comunque i suoi frutti perché nella ripresa, su corner, è arrivato il pari a firma di Cabra. La Salernitana ha preso coraggio e ha provato a forzare i ritmi della partita, vedendo il Frosinone alle corde. Sousa ha pescato a piene mani dalla panchina inserendo anche Ikwuemesi per dare peso alla prima linea, ma col nigeriano in campo sono mancati i cross e si è continuato a giocare con imbucate centrali. Ed allora, col passare dei minuti, i ciociari di Di Francesco si sono ritrovati ed hanno anche provato ad impensierire Ochoa. Pari giusto, alla fine, perché la Salernitana è mancata quando avrebbe dovuto e potuto azzannare la partita. Il Frosinone ha giocato senza paura, trovando in Cheddira un prezioso riferimento là davanti e mettendo in mostra la sicurezza e la qualità dei due juventini Soulè e Barrenechea. Poi, chiaramente, il momento opposto attraversato dalle due squadre ha fatto la differenza. Impossibile non tener conto delle assenze pesantissime di Coulibaly e Dia che privano la Salernitana di tanta sostanza in mezzo al campo e di quei guizzi là davanti che spostano gli equilibri e cambiano anche i giudizi. Il centrocampista maliano mancherà ancora per alcune partite, l’attaccante senegalese è alle prese con un delicato recupero psico- fisico che Sousa sta cercando di gestire al meglio. Ad Empoli ci sarà? Ora come ora è difficile poterlo stabilire. Sicuramente dovrà esserci la Salernitana perché quella del Castellani sarà una partita molto importante sulla strada verso la salvezza.
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