I concetti prima dei moduli, ma, soprattutto, le motivazioni prima di tutto. A Chiavari la Salernitana dovrà essere innanzitutto preparata ad affrontare un avversario che vuole alimentare le speranze di acciuffare almeno i playout e che sabato sarà all’ultima chiamata. Ed allora conterà l’approccio, che dovrà essere quello di una squadra operaia, che non dia nulla per scontato e che sappia che solo sudando e lottando potrà arrivare a conquistare i tre punti. Magari anche grazie ai gol dei suoi attaccanti. Djuric ha deciso la gara di Cremona, Tutino quella di Ascoli. L’ex Cosenza non segna proprio da quella partita e sabato in Liguria avrà una grande responsabilità ed anche una grande occasione: potrebbe giocare da punta centrale e, dunque, avere una squadra al suo servizio e, si spera, più opportunità per puntare la porta e fare finalmente centro. Il modulo viene dopo, prima contano l’approccio ed i concetti di gioco. Sul sintetico ligure Castori vorrà una squadra corta e compatta, brava a pressare in avanti, per sfruttare le doti dei potenziali titolari. Il tecnico ha due soluzioni: il collaudato 3-5-2 ed il non certo sconosciuto 4-4-2. Nel primo caso, l’incognita principale sarebbe rappresentata dalla scelta dell’esterno sinistro. Durmisi è tornato in gruppo, Sy si allena con la squadra, ma nessuno dei due sembra fornire per ragioni diverse le dovute garazie. Casasola col Frosinone è partito da quinto di sinistra prima di tornare alla cara fascia destra. L’argentino potrebbe ancora sacrificarsi, nel caso di 3-5-2. Più ampio il ventaglio di soluzioni col 4-4-2 o 4-2-3-1. Casasola e Kupisz comporrerebbero la catena di destra. Veseli potrebbe coprire le spalle a Cicerelli o Kiyine, mentre Capezzi affiancherebbe in mezzo al campo Di Tacchio ed in avanti spazio alla fantasia di Anderson a sostegno di Tutino oppure largo alla forza d’urto di Djuric. Il bosniaco potrebbe partire dalla panchina per non essere troppo spremuto in una fase delicata della stagione, anche alla luce dell’assenza di Gondo e della diffida che grava sul suo capo come su quello di Tutino. Con la difesa a 4 ci potrebbe essere anche spazio per Kiyine alle spalle dell’unica punto, posizione in cui il marocchino fu utilizzato proprio in occasione di una vittoriosa trasferta a Chiavari da Stefano Colantuono, nel giorno del suo debutto sulla panca granata. Kiyine aprì le marcature nel successo per due a zero dei granata, messo al sicuro da Adamonis che parò un calcio di rigore a Troiano. C’è ancora un po’ di tempo per valutare ogni aspetto. Castori terrà tutti sulla corda e non farà calcoli. Sabato la Salernitana dovrà spingere al massimo se vorrà ottenere tre punti fondamentali nella volata promozione e playoff e presentarsi con credenziali importanti agli scontri diretti con Venezia e Monza.
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