Metti una sera a cena. Come ieri sera, appunto, quando i calciatori della Salernitana, con l’eccezione di coloro i quali sono impegnati con le proprie nazionali, si sono ritrovati a tavola per trascorrere una serata insieme. Menù senza trasgressioni, ma tanta allegria come ingrediente principale. C’erano anche gli ultimi arrivati Gondo ed Heurtaux che si stanno inserendo senza problemi nel gruppo guidato da Ventura. Lo spogliatoio granata aveva bisogno di aria nuova e Ventura è arrivato a Salerno con una idea ben precisa in merito. C’era bisogno di cancellare e rimuovere le delusioni e le tensioni del recente passato e per questo era necessario cambiare tanto anche nell’organico granata. Una bella iniezione di novità, freschezza, entusiasmo era indispensabile ed in questo senso i tanti nuovi innesti sono serviti sia per portare nuovi stimoli e nuove motivazioni, ma anche per tagliare i ponti con il passato. Il gruppo c’è e si vede e Ventura se lo coccola con parole al miele, come quando non perde occasione, praticamente in ogni sua intervista, di rimarcare l’impegno e la voglia dei calciatori ed i grandi progressi compiuti da ciascuno di loro. “Provo affetto per loro”, ha confessato in più di una occasione Ventura, adoperando una espressione molto rara nel mondo del calcio, ma che rende bene l’idea di un rapporto stretto e diretto tra l’ex ct ed i suoi calciatori. Un rapporto senza filtri e cuscinetti, privo di quei passaggi intermedi che in passato hanno spesso inciso in negativo perchè non si possono dimenticare le immancabili parole al fiele con cui alcuni calciatori in passato erano soliti dare l’addio all’allenatore di turno appena andato via da Salerno. Un gruppo più giovane, più motivato, caricato dalla possibilità di crescere sotto la guida di Ventura è una base importante per vivere una stagione con più luci e meno ombre. Basta guardare i volti dei calciatori per rendersi conto della portata della rivoluzione voluta da Ventura. Che giochino o stiano in panchina, il tecnico sta cercando di far sentire tutti importanti. L’esempio più lampante è Kalombo, tolto dal mercato dallo stesso Ventura prima della gara di Cosenza e poi mandato in campo nel finale della stessa. La cena di ieri è stata l’occasione per stare insieme, ma anche per fissare obiettivi e traguardi da raggiungere ed il prossimo è il derby col Benevento, partita che lo scorso anno ha riservato amarezze e delusioni a squadra e tifosi. Facile immaginare che Cerci e soci stiano meditando il riscatto.
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