Alle 15 la Salernitana scende in campo all’Arechi contro il Sassuolo. La squadra granata, reduce dal cappotto di San Siro, trova sul suo cammino un avversario che in trasferta ha battuto Inter, Milan e Juve, a dimostrazione di una grande qualità tecnica che non sempre è stata suffragata dalla giusta cattiveria agonistica e da quella continuità che è stata raggiunta nell’ultimo periodo. La Salernitana deve vincere per poter cominciare a sperare nella salvezza. Finora, infatti, pur avendo centrato quattro pareggi di fila dopo la chiusura del mercato, la squadra granata non è mai riuscita a rosicchiare punti in maniera consistente alle altre formazioni della zona retrocessione.
Nicola sa che servirà una squadra non tanto bella quanto pratica, affamata, decisa. La salvezza può diventare un obiettivo da mettere nel mirino solo se la squadra saprà essere operaia, votata al sacrificio, attenta e determinata nella fase difensiva. Senza Mazzocchi, ma con il rientro di Bonazzoli la formazione scelta da Nicola dovrebbe comprendere anche il rientrante Radovanovic. Tra abbonamenti e singoli biglietti, la prevendita si è attestata sulle novemila unità. La tifoseria ci crede, ma per riempire l’Arechi avrebbe sperato anche in prezzi un po’ più bassi ed in linea con la delicata realtà socio- economica che si sta vivendo. La passione non ha prezzo, ma il momento è complicato per tutti. Una vittoria servirebbe a dare un po’ di gioia e speranza a tutti. Servirà, però, una Salernitana tosta ed intensa. Non bella, né perfetta: agli occhi dei tifosi una squadra deve essere soprattutto determinata ed affamata. Lo ha detto anche Nicola alla vigilia: del resto, ora non c’è più tanto tempo e per sognare la salvezza occorre essere tremendamente realisti.