Come ogni estate le aspettative dei tifosi crescono man mano che il calciomercato inizia a regalare i primi colpi. L’estate granata è particolarmente travagliata, visto il difficilissimo finale di stagione e la categoria mantenuta al fotofinish. Eppure l’aria che solo 12 mesi fa si respirava all’Arechi era ben diversa, si festeggiava il ritorno in Serie B e si tessevano le lodi del presidente Lotito, deus ex machina del trionfo della Salernitana e uomo forte del calcio italiano. Insomma, ci si affacciava al 2015/2016 con buoni presentimenti, con la sensazione che l’annata sarebbe stata di quella da ricordare, con una salvezza da portare a casa in fretta e magari puntare a un posto nei play-off.
Nonostante l’esordio vincente contro i rivali dell’Avellino, la macchina granata si è successivamente inceppata e ci sono volute poi altre 4 partite per trovare nuovamente la vittoria contro la Ternana. Con 8 punti nelle prime 5 partite la stagione comunque sembrava poter procede senza patemi, quando i granata hanno vissuto un lungo blackout durato per tutto il mese di ottobre e metà di novembre, quando una rete di Donnarumma regalava la vittoria contro il Novara.
Di nuovo un buon filotto i partite in cui la squadra sembrava aver raccolto di nuovo le sue certezze, fino al periodo natalizio che ha definitivamente affossato le ambizioni salernitane, con addirittura 4 sconfitte di fila e un totale di 4 punti in 8 partite fino a metà febbraio. A questo punto della stagione la Salernitana sembrava parecchio vicina al clamoroso ritorno il Lega Pro ma un provvidenziale filotto di risultati positivi con 21 punti nelle ultime 18 partite e addirittura una serie di 7 partite senza mai essere battuti.
Tutto questo ha condotto Coda e compagni a giocarsi il playoff contro il Lanciano, durante il quale la squadra di Menichini ha saputo nettamente imporsi sui rivali, prima per 1-4 e poi per 1-0 nella partita casalinga, con un happy ending per tutto il popolo amaranto.
E dire che a inizio anno la Salernitana era data tra le possibili sorprese non solo dai propri tifosi e dai media locali ma anche dai bookmakers, che vedevano proprio nella squadra di Lotito una delle outsider del torneo, magari come il Carpi o il Frosinone dell’anno precedente. A inizio anno infatti le grandi favorite erano il Cagliari (effettivamente promosso) ma in pole position c’erano anche il Cesena e il Bari, con una quota di 6,50. Il Pescara era dato invece a 7,00, conquistando la promozioni ai playoff contro il Trapani. Tra le possibili emergenti c’erano Spezia, Livorno, Avellino e proprio la Salernitana, che con una quota di 20,00 sarebbe potuta essere nel novero delle squadre potenzialmente pericolose per tutti. C’è da dire che il Crotone, autore di una stagione strepitosa, era inizialmente quotato a 500, una sorta di Leicester della B.
In ogni caso la prossima stagione sarà meglio partire a fari spenti e magari essere meno favoriti in fase iniziale per poi prendersi quale soddisfazione. In ogni caso l’anno prossimo sarà il caso di dare un’occhiata anche alle quote proposte da qualche bookmakers più affidabile, come magari BetStars, che dopo gli ottimi risultati ottenuti in Inghilterra e Spagna, è sbarcato anche in Italia e proporrà anche le quote per la Serie B, nella speranza che quelle sulla Salernitana siano più verosimili e paghino effettivamente per il reale valore della squadra.
Dunque, cosa aspettarsi per
quest’anno? Sicuramente un mister affamato come Simone Inzaghi, che dopo aver chiuso la stagione sulla panchina della Lazio con discreti risultati, vorrà proseguire il suo percorso di crescita alla guida dell’altra squadra di Lotito, consacrandosi come tecnico emergente in una piazza importante come la Salerno. Un ulteriore fattore positivo è che Inzaghi viene proprio dal settore giovanile laziale, quindi conosce a menadito i migliori giovani della squadra e dunque potrà scegliere al meglio i tasselli da integrare nella rosa granata.
L’altro punto sul quale puntare è proprio il presidente, che dopo una stagione fatta di contestazioni e pochi successi, dovrà per forza rilanciare il progetto Salernitana, costruendo una squadra in grado di tenere alto il morale dei tifosi e al contempo far crescere giovani talenti.
Difficile che Lotito toppi due volte di seguito e con tutti i suoi difetti c’è comunque da dire che saperlo alla guida della Salernitana rimane una sicurezza non da poco.