Oggi e domani in campo per preparare la gara di lunedì sera a Bergamo che chiuderà il programma di una giornata del massimo campionato che si annuncia molto importante in chiave salvezza. La Salernitana sfiderà nel posticipo l’Atalanta e va da sé che avrà avuto modo di conoscere i risultati delle dirette concorrenti. Lunedì pomeriggio il Coni si pronuncerà sul ricorso del Venezia per la partita dello scorso 6 gennaio non disputata all’Arechi e già fissata per il 5 maggio. Lunedì, inoltre, cadrà il compleanno del direttore sportivo granata, Walter Sabatini, che a gennaio aveva accettato una sfida sulla carta quasi impossibile e che ora più che mai può veder ripagato il suo lavoro. Le prestazioni della squadra granata sono state accompagnate da un crescendo di risultati che sono stati il frutto di un lavoro partito da lontano. Nicola ha seminato con pazienza e convinzione, entrando nella testa e nel cuore dei calciatori. Il cambio di modulo ha esaltato le caratteristiche della rosa, combinandosi anche con una crescita fisica e mentale e con un atteggiamento diverso nel modo di stare in campo. Più cattiva, più concentrata, capace di diventare paradossalmente, ma neanche tanto, più bella propria nella sofferenza, la Salernitana ha svoltato dopo la sconfitta interna col Torino, risollevata nel morale dalle parole pronunciate a caldo dal suo allenatore e toccata nelle corde dell’anima dalla forte presa di posizione di Walter Sabatini che difese Federico Fazio dalle critiche, convinto che il difensore argentino e tutti gli altri innesti di gennaio avrebbero dato sul lungo periodo risposte importanti. Il diesse umbro non sarà a Bergamo, ma caricherà la squadra a distanza da vero comandante, abituato a lottare e desideroso di uscire dalle mille tempeste emotive che lo attraversano con un altro successo: la salvezza della Salernitana sarebbe, forse, il suo capolavoro. La volata di maggio sarà intensissima e la squadra di Nicola dovrà giocare tutte le partite al massimo, senza fare calcoli e tabelle come ha sempre fatto finora. Era inutile fare conti e previsioni quando la Salernitana era lontanissima dall’obiettivo. Tanto vale, ora, concentrarsi più che mai solo su stessi visto che un primo risultato è stato ottenuto: il destino è nelle proprie mani dal momento che la Salernitana ha una partita da recuperare e potrà giocare tre volte su cinque in casa. Nicola non alza lo sguardo oltre la gara di lunedì. A Bergamo si dovrà correre tanto, ma soprattutto bene perché affrontare l’Atalanta non è mai facile. Sarà una partita in cui vincere i duelli individuali in tutte le zone del campo e tenere le giuste distanze sarà ancor più determinante che in altre occasioni. Senza Radovanovic, in difesa toccherà ancora a Fazio agire al centro con Gyomber e Ranieri ai suoi lati. In attacco spazio a Bonazzoli accanto a Djuric. Verdi è recuperato e partirà dalla panchina.
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