SALERNITANA: DA SOUSA L’ASSIST PER IL FUTURO –

L’attenzione maggiore è rivolta al campo, perché la salvezza va ancora messa in ghiaccio. Undici partite da giocare non sono poche e gli otto punti di vantaggio sul Verona non autorizzano nessuno a sentirsi già al sicuro. Sono, però, un margine importante da cui ripartire dopo la sosta per completare l’opera, portando a termine la missione senza troppi affanni. Con l’avvento di Paulo Sousa la Salernitana ha raddoppiato il vantaggio sulla zona a rischio, ma non è solo questione di punti. Atteggiamento, mentalità, approccio al lavoro quotidiano ed alle partite sono cambiati ed i progressi del collettivo e di molte individualità ne sono stati una conseguenza. Con il suo lavoro, insomma, Paulo Sousa ha finora reso merito anche a quanto fatto in estate dalla direzione sportiva ed ha permesso alla proprietà di non vedere svalutati alcuni importanti investimenti sostenuti. Il tecnico portoghese era un centrocampista tignoso, ma anche molto bravo nel dirigere il gioco e da allenatore ha fornito un bell’assist alla Salernitana. I soldi spesi in estate ora non sembrano più sperperati. Da Pirola a Sambia, da Daniliuc a Bradaric passando per Dia il lavoro di scouting della squadra mercato guidata da Morgan De Sanctis si è rivelato pertinente ed accurato. E c’è di più. L’estate scorsa, il diesse granata ed i suoi collaboratori avevano messo nel mirino calciatori che non sono stati acquistati dalla Salernitana ma che hanno fatto bene altrove o nelle squadre in cui già militavano. Ha fatto piangere di recente la Lazio in Europa il centravanti greco Vangelis Pavlidis, in forza agli olandesi dell’Az, con cui ha superato la doppia cifra in campionato. Era stato seguito a lungo dalla Salernitana che aveva poi intensificato i contatti con Artem Dovbyk, corazziere ucraino del Dnipro, il cui approdo in granata saltò in extremis ma che a dicembre di quest’anno sarà svincolato. La prossima estate per lui potrebbe essere quella del grande salto e chissà che la Salernitana non ci riprovi. Un nuovo tentativo verrà fatto per Neal Maupay, attaccante franco- argentino ora in forza all’Everton dove non ha brillato, almeno dal punto di vista realizzativo, come nella precedente esperienza al Brighton. La squadra di Liverpool è tra quelle da tempo interessate a Dia, per il quale a giugno la Salernitana verserà dodici milioni al Villarreal esercitando così il diritto di riscatto e riservandosi in seguito di valutare eventuali offerte per il senegalese. Maupay è assistito da Pastorello che anche di recente ha ammesso la voglia di Italia del calciatore nativo di Versailles. Si vedrà. L’Everton detiene anche i diritti sul cartellino del difensore centrale Michael Keane, cui De Sanctis aveva pensato nei mesi scorsi. Tornando alle punte, il diesse granata aveva messo gli occhi su Moffi, nigeriano del Laurient poi passato a gennaio al Nizza ed autore finora di 15 reti in Ligue, una in più del senegalese Diallo dello Strasburgo, altro obiettivo estivo della dirigenza granata. In Alsazia milita anche il centrocampista Jean- Ricner Bellegarde, molto stimato dall’area scouting della Salernitana ed appena tornato in pista dopo un infortunio che lo ha tenuto fuori diversi mesi. Contratto in scadenza nel 2024, anch’egli potrebbe tornare ad essere un nome caldo per la futura mediana granata al pari di Sohm e Bernabè del Parma, vecchi pallini che potrebbero non essere passati di moda. Uno dei sogni granata risponde al nome di Cher Ndour, 2004, talento purissimo che incanta al Benfica e che ieri è andato in gol con la maglia azzurra dell’Under 20. Il lavoro di ricerca e selezione di potenziali obiettivi di mercato da parte dell’area tecnica granata è davvero certosino e, soprattutto, attento a tutti i campionati. Tra i profili sudamericani attenzionati, ad esempio, c’era Johnny Cardoso che di recente ha prolungato fino al 2026 il suo contratto con l’Internacional di Porto Alegre. E proprio il gran lavoro di scouting della squadra allestita da De Sanctis è stato menzionato e sottolineato anche dall’ad Milan non più tardi di un paio di giorni fa. Un lavoro molto apprezzato dal club che dovrebbe portare come sbocco naturale alla permanenza di De Sanctis insieme a quella di Sousa in panchina. Il primo acquisto per la prossima stagione negli auspici del club è proprio la conferma del trainer portoghese che ora pensa solo alla salvezza, ma che tra le righe delle sue dichiarazioni non ha mai escluso la possibilità di ripartire da Salerno, tutt’altro. Nelle sue lunghe giornate al Mary Rosy, tra allenamenti, video, riunioni e colloqui con collaboratori, dirigenti e calciatori, Sousa si concede brevi momenti di pausa col mare sullo sfondo e, quando volge lo sguardo all’orizzonte, vede cose importanti per il futuro della Salernitana.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto

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