SALERNITANA: DUBBI DI FINE ANNO –

La Salernitana saluta il 2024 senza sorrisi e con una situazione societaria e di classifica caratterizzata da confusione e scarsi risultati. La squadra si ritroverà sabato pomeriggio per riprendere gli allenamenti in vista del primo impegno ufficiale del 2025, quello in programma alle 12.30 di domenica 12 gennaio all’Arechi contro la capolista Sassuolo. Chi la guiderà dopo l’addio di Colantuono è la domanda che da ore si pongono i tifosi e che la Salernitana si è cominciata a fare già da qualche giorno, visto che Colantuono aveva già reso partecipe il club della sua volontà di lasciare con anticipo rispetto alle gare di Frosinone e Catanzaro. Ieri la società ha tenuto una riunione a cui non ha partecipato il ds Petrachi che è finito nel mirino di Iervolino, probabilmente per sottolineature e rilievi che al patron hanno provveduto ad inoltrare i soliti consiglieri. Cambiare il direttore sportivo a gennaio è un’abitudine per Iervolino che lo fece giustamente quando si insediò per dare un taglio col passato che, per la verità, non ha riguardato tutti visto che lo stesso Colantuono è rimasto per due anni e mezzo a busta paga. Il cambio avvenne anche lo scorso anno con Sabatini al posto di De Sanctis ed una successiva campagna acquisti fallimentare e scriteriata. Ora Iervolino vorrebbe cambiare ancora, convinto che sia la cosa migliore e per nulla scottato dall’esperienza dello scorso anno. Petrachi non ha indovinato tutte le mosse, ha puntato su calciatori di nome e qualità ma con problemi fisici, ha allestito una rosa che a centrocampo è priva di elementi di gamba e in attacco non ha ricevuto l’apporto in fatto di gol di Wlodarczyk su tutti. E’ anche vero che non gli è stato consentito di ingaggiare Joao Pedro e magari anche qualche altro calciatore. Forse, Dalmonte, Tello e Velthuis non sarebbero dovuti arrivare a prescindere, ma bisogna ricordarsi dei paletti e dei vincoli, del budget e della necessità di cedere tutti e al più presto con cui il ds leccese ha dovuto fare i conti. Va detto che, però, sono arrivati giocatori giovani bravi come Aamtucci, Njoh, Tongya. Ora la situazione in cui si dovrà operare sono difficili di per sé: gennaio è un mercato difficile cui la Salernitana si accosta praticamente da ultima in classifica e quindi con un appeal decisamente basso per i pochi calciatori di discreto valore che potrebbero cambiare maglia adesso. L’intenzione di Iervolino, comunque, è cambiare e per ora dovrebbe pagare Petrachi. Breda, ex capitano ed allenatore granata, assistito dalla Gea World di Alessandro Moggi, molto vicino a Iervolino (fu lui a portare Liverani lo scorso anno con l’avallo di Sabatini), aspetta solo una chiamata per tornare sulla panchina della Salernitana con Stefano Capozucca, 70 anni domani, pronto a ricoprire il ruolo di direttore sportivo. A Roma era stato proposto Romairone, ora alla Lazio dove non è escluso in futuro l’approdo di Colantuono che in granata lascia vuota la poltrona di responsabile del settore giovanile. Anche questa lacuna andrà presto colmata e la società ha sondato la disponibilità di figure interne e di ex recenti. A Salerno ha lavorato bene in passato Enrico Coscia. Intanto, la Salernitana chiude l’anno tra dubbi e conti in rosso per quanto riguarda la classifica e il gradimento dei tifosi che quasi non sperano più nella risalita ma non per il distacco di cinque punti quanto per l’ostinazione con cui Iervolino e compagnia bella ripropongano sempre lo stesso copione.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto