La Figc non apre alla proroga e chiede che vengano rispettate le condizioni inserite nel trust all’atto dell’iscrizione al campionato. Per cui, o la Salernitana verrà venduta entro il 31 dicembre oppure non potrà proseguire il campionato di serie A. Per Gravina la questione non ha più margini di interpretazioni, mentre ci sarebbero ancora margini per una cessione in extremis. Il presidente federale lo ha detto in conferenza stampa e non a caso ieri a Roma, presso gli uffici della Figc, c’era l’imprenditore di Albanella, Domenico Cerruti, ex patron dell’Agropoli, che in giornata ha precisato che si è mosso per sensibilizzare imprenditori amici al fine di mettere insieme una cordata che possa salvare la Salernitana. Cerruti ha escluso un suo ingresso diretto sulla scena, ma ha confermato la sua iniziativa. Tramite un legale di sua fiducia, dunque, avrebbe sondato la disponibilità di diversi soggetti. La copertura finanziaria sarebbe assicurata da Banca del Fucino, capofila del gruppo Igea Banca e già apparsa sulla scena all’atto della istituzione del trust. Molto legato al diesse Fabiani, la scorsa estate Cerruti invitò ad Agropoli Gravina che in quella occasione ebbe modo di tessere le lodi del dirigente romano. Ora, a pochi giorni dallo scadere dei termini, si registra questo tentativo che sembrerebbe una mossa della disperazione e, di certo, dovesse andare a buon fine i protagonisti dello stesso sarebbero visti come i salvatori della patria granata. Vedremo se ci saranno le condizioni per andare avanti. Lo scenario è noto: senza cessione, la Salernitana sarebbe fuori dal campionato e potrebbe sperare di trovare posto in serie C nella prossima stagione sulla base di una disposizione ad hoc che Gravina ha lasciato intendere di voler adottare. Il 27 dicembre dovrebbe essere convocata l’assemblea dei soci per l’approvazione del bilancio. Eventuali acquirenti, dunque, dovrebbero formulare un’offerta ancora e sempre senza conoscere fino in fondo i conti del club. Restano alla finestra anche gli altri gruppi che avevano manifestato un interesse, venendo, però, respinti dai trustee. Certo è che Salerno rischia di vivere un anno davvero paradossale e di passare dal sogno serie A all’incubo radiazione.
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