Stamani la rifinitura in veneto. Ma prima ancora un lungo discorso alla squadra da parte di Stefano Colantuono. Domani pomeriggio la Salernitana tornerà finalmente in campo contro il Cittadella al Tombolato. Uno stadio tabù per l’ippocampo. Uno scontro diretto d’alta classifica prima ancora che un derby tutto di colore granata. Granata in campo con il consueto 3-5-2, con Castiglia che prende il posto dell’infortunato – oramai quasi cronico – Davide Di Gennaro. Il centrocampista meneghino, come anticipato, non è stato neppure convocato dal trainer dopo che mercoledì scorso aveva alzato bandiera bianca per l’ennesimo problema muscolare. Poco importa. La Salernitana ha dimostrato di farsi valere anche e soprattutto senza le performance dell’ex Cagliari.
Colantuono intende affidarsi al consueto spartito tattico anche contro l’undici di Venturato. Domani pomeriggio, l’ippocampo si schiererà sul tappeto verde del Tombolato (il migliore manto erboso della cadetteria secondo i rilievi della Lega B) con il canonico 3-5-2. Stesso modulo, diversi gli uomini che hanno battuto lo Spezia. Colantuono sta pensando di confermare soltanto il pacchetto arretrato che si è ben comportato contro le aquile, nonostante i recuperi di capitan Schiavi e di Romano Perticone. Davanti a Micai, infatti, sono in pole position Mantovani sulla destra, Migliorini perno centrale e Gigliotti sul fianco sinistro. Il ballottaggio più acceso resta quello tra Schiavi e Migliorini. Al momento, l’ex Avellino resta ancora in vantaggio. A centrocampo, invece, Casasola e Vitale agiranno sulle fasce, rispettivamente a destra e a sinistra. Le novità si registrano al centro con il ritorno di Akpa Akpro nel ruolo di mezzala destra che ha smaltito il lungo infortunio, la conferma di Di Tacchio come schermo davanti alla difesa e l’impiego di Castiglia che prende il posto dell’infortunato Di Gennaro. L’ex Pro Vercelli pare abbia battuto la concorrenza dei vari Mazzarani, Palumbo e dello stesso Odjer in quella posizione. In tal caso la scelta sarebbe figlia anche dell’atteggiamento tattico del Cittadella che solitamente, in quella zona del campo, fa molta intensità con il 4-3-1-2 che è il marchio dio fabbrica di Venturato. E siamo al reparto offensivo. Riccardo Bocalon è certo di una maglia da titolare ed aspetta di conoscere il suo partner per provare a scardinare la migliore difesa di tutto il torneo cadetto (appena otto reti al passivo in 12 giornate di campionato per i veneti ndA). Colantuono sta tenendo un po’ tutti sulla corda e medita sorprese. Ieri, ad esempio, ha affiancato al Doge l’argentino Vuletich. Il gaucho si sta mettendo in mostra per provare a scalare nuovamente posizioni nelle gerarchie del tecnico. Occhio però alla candidatura di Djuric, in piena crisi di astinenza (dal gol) e voglioso di sbloccarsi quanto prima, magari proprio contro la sua ex squadra. L’ex Bristol potrebbe vincere la concorrenza per via della sua stazza e della propensione anche e soprattutto alla fase difensiva. Mai come stavolta, però, Colantuono ha soltanto l’imbarazzo della scelta in attacco. Non bisogna dimenticare Jallow ed il giovane brasiliano Andrè Anderson. Occhio al talento di Alessandro Rosina. L’ex Zenit è alla prima convocazione in campionato dopo un lungo periodo di riabilitazione. E chissà che non possa anche trovare spazio per uno scampolo di partita.