Ex giocatore della Roma di Walter Sabatini, ora Morgan De Sanctis si ritrova a raccogliere l’eredità lasciata a Salerno dal suo ex direttore sportivo. 45 anni, abruzzese, l’ex portiere di Pescara, Juventus e Roma, tra le altre squadre, che in carriera ha vestito anche le maglie delle nazionali ed ha giocato all’estero, è in possesso del patentino di direttore sportivo e di allenatore. Da dirigente ha cominciato come team manager alla Roma, ricoprendo il ruolo di ds ad interim dopo l’addio di Petrachi ed infine affiancando Tiago Pinto. A febbraio di quest’anno ha chiuso la sua esperienza con il club giallorosso. De Sanctis era ad un passo dall’accordo con il club greco dell’Olympiakos. Mercoledì sera, la svolta. Dopo il no di Riccardo Bigon, la Salernitana ha virato su di lui e De Sanctis s’è subito mostrato entusiasta dell’opportunità. Ieri l’incontro con il presidente Iervolino e l’ad Milan e subito la firma su un contratto triennale. Come per quello di Davide Nicola, però, alla fine di ogni stagione la società si riserverà la possibilità di interrompere il rapporto. La scelta di De Sanctis è nel segno dell’innovazione, come si legge nel comunicato ufficiale del club granata, che parla di un modo dinamico e trasversale di intendere il calcio. Oltre alla battaglia contro le commissioni agli agenti, la Salernitana vuole cambiare tanti aspetti e tante dinamiche del mondo del calcio e, di sicuro, la sfida è affascinante ma anche difficile. Si passa dall’esperienza e dal carisma di Sabatini all’entusiasmo, alla gioventù ed alla voglia di cimentarsi su un palcoscenico importante e con grandi responsabilità da parte del suo successore che dovrà avere il giusto supporto della società e, soprattutto, dovrà godere di una certa autonomia nel suo campo d’azione. La virata su un dirigente che è praticamente al debutto come responsabile unico del mercato di un club di massima serie, dopo il no di Bigon, potrebbe lasciare un po’ perplessi. Si passa da un big di grande esperienza ad un esordiente ed in mezzo c’è stato il mancato accordo con un dirigente che sembrava avesse i requisiti di cui la società andasse in cerca. Il mercato si fa prima di tutto con le idee e le conoscenze, poi con i soldi che sono importanti per poter chiudere certe operazioni ma vanno anche spesi con oculatezza. Idee, conoscenze, competenze: sarà questo l’apporto del nuovo direttore sportivo e conteranno i rapporti con gli agenti che, si voglia o meno, influenzano il mercato. In questi giorni la Salernitana ha dragato il mercato, contattando diversi club per parlare di possibili affari. Ora c’è un direttore sportivo e sarà suo compito. Il campo, poi, sarà giudice insindacabile. Dopo l’impresa compiuta grazie al lavoro di Sabatini e Nicola, ora è tempo di programmare il futuro. Iervolino ha voluto un netto cambio di registro rispetto ad una parentesi vincente e De Sanctis dovrà dimostrare che il presidente abbia visto giusto puntando su di lui. La volontà di investire c’è, resta da capire se si troverà una sintesi con gli agenti sulla questione commissioni che resta tema centrale e delicato intorno al quale si svilupperà il mercato nelle prossime settimane.
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